Quarto approdo complessivo, questa volta nella pista di atterraggio di Napoli-Capodichino. Dopo la (doverosa?) apertura meneghina Antonino Cannavacciuolo porta il suo banco all’Area Partenze dell’aeroporto partenopeo, in una manovra che ha – è il caso di dirlo – davvero l’aria di casa.
Si tratta, come già accennato, del quarto capitolo del concept più informale dell’impero di Cannavacciuolo, che di fatto mantiene formula e formato della sua precedente “puntata” milanese: ampio bancone che fa da cuore pulsante dell’intero locale, zona market con puntuale esposizione di prodotti e consumazioni pensate per essere prese “al volo” (e scusateci il gioco di parole: a dire il vero ce l’ha suggerito lo stesso comunicato stampa) o, perché no, anche tranquillamente godibili nell’apposita area allestita con tavoli e sedute, per quelle volte in cui ci si è presentati all’aeroporto con un po’ troppo anticipo – tranquilli, capita: è colpa dell’entusiasmo – o l’imbarco è stato posticipato di qualche ora.
Il Banco di Antonino Cannavacciuolo apre a Napoli-Capodichino: tutti i dettagli
Formula e obiettivi, dicevamo, sono quelli che già conosciamo (o dovremmo conoscere): un’offerta tematicamente informale declinata per intercettare proprio chi popola gli aeroporti, e cioè i viaggiatori – pubblico frenetico e inquieto che spesso e volentieri non ha il tempo di un pasto completo, ma che può concedersi una pausa più rapida ma comunque gustosa. Tipo un toast a tre stelle, ecco.
Poi, è chiaro, l’occasione è piuttosto speciale – per Antonino Cannavacciuolo l’approdo a Napoli ha l’inequivocabile aria del ritorno a casa. Va da sé, dunque, che il menu pulluli di tradizione partenopea: dalla pasticceria tipica con sfogliatelle ai babà (classici o con crema e panna), passando anche per la pastiera o gli emblemi dello street food napoletano come gli arancini, i fiori di zucca ripieni, il cuoppo, il cuzzetiello e le pizze. Non mancheranno, poi, i piatti più comodamente consumabili ai tavoli (ma comunque disponibili anche in versione da asporto) come la parmigiana di melanzane o ancora le lasagne e polpette al sugo.
Come già anticipato in apertura di articolo quello di Napoli è il quarto punto vendita de Il Banco di Antonino Cannavacciuolo, ma a onore del vero si tratta del primo in assoluto nella sua terra di origine: il primo fu aperto nel 2019 nella piazza principale del Vicolungo The Style Outlets, a cui fece seguito un paio di anni più tardi una seconda apertura tra le vie di Orta San Giulio, in Piemonte, dove tra l’altro si trova anche la stessa Villa Crespi. Il terzo e più recente, infine, è stato aperto appena una manciata di mesi fa al Terminal 1 di Malpensa.