Una scarica di colpi di fucile per uccidere il simbolo del Parco nazionale d’Abruzzo. L’orsa Amarena, ben nota tanto ai locali quanto al grande pubblico, è stata trovata morta con evidenti ferite di arma da fuoco. Stando a quanto ricostruito dalle forze dell’ordine, il corpo dell’orsa sarebbe stato rinvenuto presso le frange periferiche di San Benedetto dei Marsi, in provincia de L’Aquila: le autorità del Parco, compresa la gravità dell’accaduto, si sono attivate per avvisare un veterinario che tuttavia non ha potuto fare altro che accertare la morte dell’orsa. Numerosi i messaggi di solidarietà e di denuncia sui social: nel coro c’è anche Antonia Klugmann, chef del ristorante stellato L’Argine a Vencò, in provincia di Gorizia.
L’orsa Amarena è stata uccisa a colpi di fucile: il messaggio di Antonia Klugmann
Sul profilo Instagram della chef è apparsa uno scatto dell‘orsa Amarena, di spalle, circondata da alcuni dei suoi cuccioli. Il messaggio, come abbiamo già accennato in apertura di articolo, è eloquente come non mai e condanna limpidamente la violenza della vicenda. “L’orsa Amarena è stata uccisa a fucilate” scrive Antonia Klugmann. “Ancora non posso credere che una persona abbia sollevato il fucile e ucciso pensando di rimanere impunito una madre di cuccioli non autosufficienti. Solidarietà al Parco nazionale d’Abruzzo che prova in tutti i modi a proteggere e custodire il selvatico per il bene di tutti”.
È bene notare che l’orsa Amarena, che il WWF descrive come un esemplare “confidente ma del tutto pacifica”, era di fatto una delle femmine di orso più prolifiche della storia recente. Stando a quanto lasciato trapelare dalle autorità del Parco nazionale d’Abruzzo – e come per di più già anticipato dalle parole di Antonia Klugmann – sarebbero due i cuccioli, ancora non autosufficienti, a essere dispersi.
“I rilievi per accertare la dinamica dei fatti sono in corso, così come il personale del Parco è impegnato a individuare i due cuccioli dell’orsa per valutare il da farsi” ha scritto a tal proposito il Parco nell’annunciare l’uccisione dell’orsa. “Ovviamente non esistono motivazioni di nessuna ragione per giustificare l’episodio visto che Amarena, pur arrecando danni ad attività agricole e zootecniche, sempre e comunque indennizzati dal Parco anche fuori dai confini dell’area contigua, non aveva mai creato alcun tipo di problema all’uomo”.
L’uomo che ha premuto il grilletto è già stato identificato dai guardiaparco e successivamente interrogato dalle forze dell’ordine. “Ho sparato per paura, ma non volevo ucciderla” ha dichiarato durante un’interrogazione dei Carabinieri. “L’ho trovata dentro la mia proprietà ed è stato un atto istintivo, impulsivo”.