Antonella Clerici porta il sugo gate sul palco di Sanremo

Quindici anni dopo, il sugo gate è più vivo che mai e torna sul palco con un nuovo condimento.

Antonella Clerici porta il sugo gate sul palco di Sanremo

Anche quest’anno, nel bene e nel male, il Festival della canzone italiana ha il potere di sconfinare (spesso del tutto) dalla musica e arrivare nei bar dello Stivale con i pettegolezzi più disparati. Nella prima serata di quella che viene ormai definita la “settimana santa” (a voi i commenti), è Antonella Clerici a far parlare di sé, riaccendendo i riflettori su una faccenda che bolle in pentola da ormai 15 anni. Vi ricordate il sugo gate e gli ipotetici cantanti che non avrebbero partecipato a Sanremo perché Clerici “sa troppo di sugo”? Ecco, la co-conduttrice ha di nuovo scherzato sulla vicenda portando sul palco – e tra la platea – dell’Ariston dei bei piatti di trofie al pesto.

Viva le trofie

Clerici trofie Sanremo

Il sugo non era in tema con la regione che ospita l’evento italiano più atteso dell’anno, ma le trofie al pesto si sposavano perfettamente con la Liguria e con la causa di Clerici: lanciare una nuova frecciatina, a freddo, ai detrattori delle sue capacità di conduzione su schermi diversi da quelli dedicati alla cucina. “Visto che so di sugo…“, canzona la conduttrice spingendo un tavolo colmo di piatti di pasta. Conti e Scotti, conduttori sullo stesso palco, stanno al gioco autoironico e portano una trofia al sindaco di Sanremo, Alessandro Mager, e altre due in giro tra il pubblico.

Antonella Clerici svela il colpevole del sugo-gate a Belve Antonella Clerici svela il colpevole del sugo-gate a Belve

Il riferimento è cristallino e rimanda al lontano 2010, quando alcuni cantanti si sarebbero rifiutati di partecipare a un festival condotto da una presentatrice che “sa troppo di sugo”. La citazione, arrivata fino alle nostre orecchie per sentito dire dalla stessa Clerici, era poi stata attribuita a (e prontamente smentita da) Ligabue durante un’iconica puntata di Belve. Ma gli anni passano e questo è ormai un motivetto sempreverde della conduttrice, come forse diventerà quello canticchiato da Scotti ricalcando la melodia della sigla di quest’anno sulla variazione di “Viva le trofie, viva le trofie, viva le trofie…”.