Ve la facciamo breve – Paolo Signorelli, capo dell’ufficio stampa del ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida, si è autosospeso in seguito alla pubblicazione di alcune chat dai contenuti “neofascisti e antisemiti” intrattenute con Fabrizio Piscicelli, noto anche come Diabolik, estremista di destra, trafficante di droga e capo ultrà della Lazio assassinato nella Capitale il 7 agosto del 2019.
Signorelli, pur sostenendo di “non ricordare” tali conversazioni e arrivando a definirle “quanto mai distanti da me, dal mio pensiero e dal mio sentire”, si è come accennato autosospeso dall’incarico “con effetto immediato”.
Il contenuto delle chat del portavoce del ministro Lollobrigida
Le trascrizioni delle chat, pubblicate dai colleghi de La Repubblica e riprese anche dall’ANSA, derivano dall’inchiesta facente seguito l’omicidio di Piscicelli e comprendono un arco temporale che si estende dalla metà di dicembre 2018 fino alla morte del capo ultrà biancoceleste. I due, stando a quanto ricostruito, avrebbero avuto modo di conoscersi proprio negli ambienti della tifoseria laziale.
Il contenuto di tali conversazioni, come anticipato, è macchiato da una presenza ampia e diffusa di frasi antisemite e lodi ai terroristi neri: Signorelli e Piscitelli hanno parlato di “romanisti ebrei”, o di “quell’ebreo di Gad Lerner“, come lo definisce lo stesso Diabolik, a cui l’ormai ex capo ufficio stampa del ministro Lollobrigida risponde “che ha detto quel porco?”.
Sono anche stati evidenziati, rimanendo in questo registro, alcuni passaggi riguardanti Elvis Demce, considerato uno dei più pericolosi malavitosi della Capitale, assolto dall’accusa di omicidio – e poi, è bene notarlo, più volte condannato – nel dicembre 2018. “Ma hanno assolto Elvis?” scrive il portavoce del ministro dell’Agricoltura. “Fantastico dajee”.
Il contenuto dei messaggi è più che eloquente, insomma; e la loro pubblicazione nell’attuale clima politico – con i seggi per le elezioni europee attualmente aperti – ha naturalmente spinto compagni di partito e lo stesso Lollobrigida a intavolare una difesa. Giovanni Donzelli, responsabile nazionale dell’organizzazione di Fratelli d’Italia, ha bollato il tutto come “una polemica della sinistra” che usa “le chat private di un dipendente per attaccare il partito perché non hanno argomenti in campagna elettorale”.
Più cauta, invece, la linea scelta dal ministro Lollobrigida, che si è detto “certo” che il suo portavoce “sia distante anni luce da quanto riportato nella conversazione e confido possa smentirla al più presto”. Un errore di comunicazione, in altre parole: d’altro canto di questi tempi pare che vadano di moda.
Chi è Paolo Signorelli, l’ex portavoce di Lollobrigida?
Il nonno di Paolo Signorelli, suo omonimo, fu uno dei fondatori del movimento di estrema destra Ordine Nuovo, contiguo allo stragismo nero; e venne condannato a undici anni per banda armata e associazione sovversiva. “Onore a nonno, Tuti, Concutelli, Giusva, Ciavardini” si legge tra i messaggi scritti dall’ormai ex portavoce di Lollobrigida al capo ultrà biancoceleste.
Paolo Signorelli è giornalista pubblicista, ha lavorato per News Mediaset e altre agenzie di stampa ed entrò nello staff di Francesco Lollobrigida nel 2021, forte anche del legame tra il prozio Ferdinando, senatore di MSI e AN, e l’attuale ministro dell’Agricoltura.