Ancora una morte sul lavoro, ancora una morte che coinvolge un rider. Questa volta è accaduto ad Angri, provincia di Salerno: un rider è morto a seguito di un incidente stradale mentre stava facendo una consegna a bordo del suo scooter. Per l’incidente è ora indagato un giovane: l’accusa potrebbe essere di omicidio stradale.
La vittima si chiama Giuseppe Cannavacciuolo, aveva 47 anni e abitava a Sant’Antonio Abate. Venerdì scorso Giuseppe si trovava a bordo del suo scooter intendo a effettuare una consegna a domicilio in via Gori.
Per via di cause ancora da accertare, ad un certo punto un’auto con a bordo tre amici ha impattato col lo scooter della vittima, gettandolo a terra sull’asfalto. A causa della caduta Giuseppe ha riportato ferite così gravi che a nulla sono valsi gli sforzi dei medici per salvargli la vita: Giuseppe è morto a seguito dell’incidente.
Gli inquirenti adesso stanno indagando sul ragazzo che guidava l’auto che ha provocato la caduta dello scooter di Giuseppe: le dinamiche dell’incidente sono ancora tutte da chiarire e l’indagine non è ancora conclusa.
Nel frattempo Filt e Nidil Cgl Salerno hanno diramato una nota stampa nella quale esprimono dolore e sgomento per questa ennesima morte sul lavoro, ricordando che a perdere la vita questa volta è stato un rider che è morto mentre effettuava l’ultima consegna. Le due sigle sindacali spiegano che da anni la Cgil si batte affinché questi lavoratori abbiano diritti e tutele soprattutto in merito alla questione della sicurezza in quanto la strada e il tipo di lavoro che svolgono li espone a grandi pericoli.
Per questo motivo chiedono che venga applicato anche ai rider il Contratto Collettivo Nazionale di Merci e Logistica. Inoltre si augurano che le autorità riescano a chiarire le dinamiche dell’incidente. Le due sigle terminano poi la nota esprimendo le loro condoglianze e vicinanze alla famiglia di Giuseppe.