Angelo Brancasi, omicida dell’ex 4 Ristoranti Alessio Madeddu, condannato a 23 anni

Angelo Brancasi, il panettiere che uccise a colpi di accetta Alessio Madeddu, è stato condannato a 23 anni di carcere.

Angelo Brancasi, omicida dell’ex 4 Ristoranti Alessio Madeddu, condannato a 23 anni

I giudici hanno deciso – Angelo Brancasi, panettiere di 45 anni e già reo confesso per l’omicidio di Alessio Madeddu, è stato condannato a 23 anni di carcere. La vicenda, i nostri lettori più attenti lo ricorderanno, iniziò nell’ormai lontano 2021: Madeddu, noto ai più soprattutto per avere partecipato a una puntata di Quattro Ristoranti con Alessandro Borghese, venne ucciso a colpi di accetta davanti al suo ristorante Sabor’e mari a Porto Budello, a Teulada, nella zona meridionale della Sardegna.

Appena ventiquattro ore dopo la scoperta del delitto Angelo Brancasi decise di autodenunciarsi come colpevole, confessando alle forze dell’ordine di avere colpito e ucciso Alessio Madeddu per motivi passionali. Il panettiere, infatti, sospettava che la moglie, che di fatto lavorava nel ristorante di Madeddu, lo stesse tradendo con quest’ultimo – un’idea sfociata nella necessità di chiarimento con il cuoco poi degenerata nella violenza.

Angelo Brancasi condannato a 23 anni: la decisione dei giudici

giudice

La vicenda, considerando anche e soprattutto la notorietà acquisita dalla vittima, aveva acquisito una risonanza nazionale. Stando agli esami condotti sul corpo dal medico legale Roberto Demontis, Angelo Brancasi avrebbe colpito ripetutamente il cuoco infliggendogli gravi ferite da taglio. Dopodiché lo avrebbe colpito con un oggetto contundente e infine l’avrebbe travolto con la sua automobile – il tutto davanti al ristorante di Alessio Madeddu, all’epoca costretto a scontare una pena ai domiciliari per avere ribaltato con una ruspa un auto dei Carabinieri.

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A innescare la scintilla della violenza, come accennato in apertura di articolo, è stata la gelosia del panettiere per una presunta relazione tra sua moglie, Marinella Atzori, e Alesso Madeddu. Secondo le testimonianza fornite dalla sorella di Atzori gli allora coniugi Brancasi avrebbero discusso del rapporto di lei con Madeddu – rapporto che, è bene notarlo, presentato ai giudici e agli avvocati a processo come una semplice amicizia ed evidentemente innocente dalla stessa Atzori -, in un confronto che avrebbe infine convinto il panettiere a raggiungere il cuoco per cercare un chiarimento.

La pm Rita Cariello aveva sollecitato una condanna a 27 anni di carcere per Angelo Brancasi, contestando l’omicidio pluriaggravato: il collegio, tuttavia, ha come accennato optato per una reclusione di 23 anni tenendo conto delle attenuanti generiche per la confessione, avvenuta una manciata di ore dopo l’omicidio, e per avere saltato il dibattimento in quanto l’avvocato difensore del panettiere, Giovanni Fara, avrebbe ritenuto opportuno ammettere l’intero fascicolo della pm.

Oltre a sentenziare la sopracitata condanna in carcere, i giudici della Corte d’Assise di Cagliari hanno per di più stabilito una provvisionale di 140mila euro complessivi ai familiari della vittima.