Ad Ancona un gruppetto di studenti ha pensato bene di vivacizzare un po’ l’intervallo organizzando un vodka party. Risultato? In pratica metà classe è stata sospesa.
Ah, bei tempi quando la preoccupazione più grande durante l’intervallo al liceo era riuscire a scapicollarsi giù dalle scale per raggiungere il bar e aggiudicarsi l’ambito panino al salame o la pizza bianca prima che andassero a ruba. Adesso, a quanto pare, i liceali hanno altre preoccupazioni: come organizzare un festino a base di vodka senza che nessuno ci scopra?
Beh, non si può. Non fosse che è leggerissimamente vietato portare alcolici o organizzare festini a scuola, anche se tenti di organizzare il tutto alla chetichella, nell’ambiente scolastico una cosa del genere viene alla luce nel giro di un millisecondo.
Soprattutto se decidi di filmare il tuo segretissimo e vietatissimo vodka party, mettendo poi il video anche sui social. È quanto accaduto al liceo Rinaldini di Ancona. Nel video si vedono due ragazze che prendono una bottiglia di vodka e iniziano a passarsela. A quanto pare sono dodici gli studenti coinvolti nel festino, ovviamente tutti minorenni.
In pratica il gruppetto ha pensato bene di bersi un’intera bottiglia di vodka durante l’intervallo, riprendendo poi il gesto con il cellulare e postando tutto online. Che se una volta bastava una soffiata fatta accidentalmente alla tua bidella preferita per far saltare fuori il tutto, adesso coi social è un gioco da ragazzi sgamare simili bravate.
E così è stato: non solo gli altri studenti hanno cominciato a passarsi il video, ma il suddetto video è arrivato in qualche modo anche ai professori. I quali hanno subito avvisato i genitori dei ragazzi, provvedendo a sospenderli tutti per un periodo variabile dai 3 ai 15 giorni.
Le due ragazze, le prime che hanno cominciato a passarsi la bottiglia, hanno provato a giustificarsi sostenendo che la stavano tenendo per conto di ragazzi più grandi, ma ovviamente nessuno ha creduto a questa inverosimile versione. Arrivati sul posto, i genitori sono riusciti a convincere i figli ad autodenunciarsi. Uno dopo l’altro, i ragazzi hanno confessato il misfatto, inclusi quelli che avevano bevuto un solo sorso. E il risultato è stato che, alla fine, metà classe è stata sospesa.