Andiamo ad Ancona perché qui il ristorante Mangio Ergo Sum ha proposto un altro sistema per protestare contro il caro-bollette: smettere tutti quanti di pagare ricevute e riba in banca per due mesi.
Ristoratori e gestori di locali (ma non solo) non sanno più come far capire al Governo che non è possibile continuare a mantenere aperte le attività se i costi delle bollette continueranno a salire così tanto. C’è chi pubblica le bollette sui social, chi le appende in vetrina per giustificare gli aumenti dei prezzi, chi decide di spegnere i surgelatori e cucinare solo materie prime fresche e anche chi appende un pupazzo impiccato in vetrina.
Un ristorante di Ancona, il Mangio Ergo Sum di Barbara Pergolini, sito in corso Amendola, ha deciso di protestare lanciando una provocazione. Visto che le attività non possono certo permettersi di pagare tutti questi aumenti, perché non bloccare i pagamenti di riba e ricevute bancarie per due mesi?
La Pergolini ha poi spiegato che nel suo punto vendita Mangio Ergo Sushi ha già ricevuto i primi aumenti. La bolletta della luce di questo periodo è di 1.100 euro, quasi il doppio rispetto ai 650 euro del medesimo periodo dello scorso anno. E lì le è andata bene perché ha solo due frigoriferi e un congelatore visto che si tratta di un locale piccoli, di soli 20 metri quadrati.
La paura, ora, è per le prossime bollette del locale pù grande. La titolare ha poi riferito che ha scelto di non mettere in vetrina la bolletta come fatto da molti altri colleghi: rispetta chi lo ha fatto, ma è convinta che non serva a nulla perché i clienti sanno già che i costi sono aumentati.
Per lei è giunta l’ora di dare un segnale forte, bloccando tutti i pagamenti per due mesi: solo in questo modo tutti, incluso il Governo, capiranno che non si può andare avanti in questo modo.