Non sembrano finire le ripercussioni del caso Equalize sulle grandi industrie italiane, e c’è da scommettere che siamo solo all’inizio. Le attività di pirateria informatica e dossieraggio perpetrate dall’azienda dell’amministratore delegato Carmine Gallo, grazie all’expertise dell’hacker Nunzio Samuele Calamucci, hanno coinvolto a vario titolo molti nomi altisonanti dell’industria italiana e non solo. Quello ormai famigerato come il “gruppo di via Pattari 6”, forte del suo network di ex professionisti poi prestati al settore della sicurezza privata, non si è fatto mancare nulla: dallo spionaggio su Alex Britti, nell’ambito di un’indagine sulle sue frequentazioni con la figlia di un ex manager di publitalia, alle vicende sentimentali del rampollo (e ora imprenditore della ristorazione) Leonardo Del Vecchio, fino ai recentissimi, supposti coinvolgimenti coi servizi segreti israeliani. In questo turbolento scenario è emerso anche il nome Barilla.
La vicenda Barilla
I fatti risalgono al novembre 2022, quando l’ex questore di Como Giuseppe De Angelis, ormai ritirato dalla carica pubblica ma attivo come security manager della catena comasca di supermercati Bennet, avrebbe creato il contatto tra Equalize e il security manager del colosso parmigiano della pasta. Il tutto è nato da un articolo di Repubblica dall’eloquente titolo: “Barilla, che cosa c’è dietro al cambio di ceo tra Claudio Colzani e Gianluca Di Tondo”, contenente informazioni riservate sulla cui fuoriuscita la dirigenza di Barilla avrebbe voluto vedere chiaro. Ecco quindi la telefonata a Gallo in cui, senza mezzi termini, si sarebbe chiesta la possibilità di ottenere i tabulati telefonici dei dipendenti sospettati della fuga notizie: “Questo numero, avendo dei sospetti da dove può essere stato chiamato… ovviamente parliamo di cellulare… c’è la possibilità a ritroso di… diciamo di avere conferma di questo sospetto o comunque fare una verifica oppure non è possibile?”.
Un cliente come Barilla non può che far gola, e la risposta è ovviamente affermativa, e sarà il primo passo per proporre al più grande produttore di pasta secca del mondo di implementare tutti i servizi di sicurezza che Equalize erogava attraverso la piattaforma “Beyond”.
Se confermate, le accuse sarebbero pesanti: un dossieraggio ai danni dei dipendenti, colpevoli di aver passato informazioni alla stampa: c’è da aspettarsi molti altri colpi di scena.