Più di 300 mila piccole anguille, tutte infilate in piccole borse piene d’acqua e nascoste all’interno di otto valigie rosse tutte uguali tra loro. No, non si tratta del bagaglio di viaggio di qualche appassionato di animali particolarmente eccentrico, ma di un atto di contrabbando scoperto dagli addetti sicurezza nell’aeroporto di Schiphol, Amsterdam, in seguito ai controlli del caso.
Addetti alla sicurezza che, insospettiti dalle valigie in questione, hanno immediatamente contattato le autorità olandesi per assicurare i proprietari dei bagagli, due uomini e una donna, alla giustizia. Il carico di anguille, di ben 105 chili, è stato invece confiscato e infine rilasciato nelle acque nazionali. L’esportazione di anguille è infatti soggetta a regolamentazioni piuttosto severe, tanto che nel 2010 l’Unione europea vietò del tutto l’esportazione di anguille al di fuori dei propri confini. Ciononostante, l’organizzazione Sustainable Eel Group (Seg) stima che i contrabbandieri riescano a far passare tra le maglie della legge almeno un 23% di questi pesci, dirigendoli principalmente verso il mercato asiatico, dove il traffico illegale di anguille europee ha un valore complessivo di 3 miliardi di euro.
Dando un’occhiata ai più recenti dati di Europol emerge che le forze dell’ordine sono state coinvolte nell’identificazione di 108 sospetti contrabbandieri di anguille nel corso della stagione di pesca 2019/2020; stesso lasso temporale in cui le autorità sono anche riuscite a sequestrate due tonnellate dei pesci in questione per un valore di circa 6,2 milioni di euro.