Dopo la Xyella in Puglia, la salute dell’ambiente boschivo e forestale nazionale è minacciato dall’imperversare di un nuovo insetto che si ciba del legno dell’abete rosso e che ha già infestato circa 14 milioni di alberi. L’allarme, lanciato da Coldiretti e Federforeste, riguarda in particolare le aree della fascia alpina già indebolite dal susseguirsi di eventi atmosferici avversi.
Il coleottero in questione, chiamato Bostrico Tipografo (o, se preferite il nome scientifico, Ips typographus), è in grado di infilarsi sotto la corteccia degli alberi e scavare, grazie alle proprie fauci, lunghe e intricate gallerie che finiscono per interrompere il flusso della linfa: l’espansione della sua popolazione, che negli ultimi tempi ha subito una brusca accelerata, è dovuta in parte anche all’indebolimento delle foreste flagellate dalla tempesta Vaia del 2018. Stando ai dati di un report redatto da Coldiretti, si stima il 40% delle perdite nei raccolti agricoli sia dovuto all’azione di parassiti e malattie delle piante: una percentuale che, considerando la crescita dei numeri dell’insetto in questione, pare essere destinata a crescere.
Come accennato in precedenza, “l’invasione si è scatenata per la presenza di una grande quantità di legname ancora a terra nelle zone colpite dalla tempesta Vaia” si legge in una nota redatta da Coldiretti. “Questo insetto, lungo circa cinque millimetri, ha cominciato a riprodursi a un ritmo sempre più preoccupante, partendo dai tronchi a terra e infettando poi le piante ancora in piedi”.