Sembra sia impossibile negli ultimi giorni camminare per le strade di Manhattan senza notare il flusso di passanti con le buste della spesa marcate Whole Foods, ha raccontato ieri Federico Rampini su Repubblica.
In zone di particolare presenza della catena di supermercati alimentari di alta qualità con tanta agricoltura bio e prodotti a chilometro zero, come Union Square, il numero di newyorkesi che faceva la spesa da Whole Foods era ancora più elevato.
Il merito sembra essere di Amazon, il sito di ecommerce fondato da Jeff Bezos, che dall’inizio di questa settimana ha preso le redini dell’azienda con centinaia di supermercati bio dislocati ovunque negli USA, dopo averla comprata e pagata la bella cifra di 13,7 miliardi di dollari.
Il tam tam del marketing Amazon era riuscito a portare fin nei telegiornali l’annuncio di una vera svolta: si cambia, i prezzi notoriamente molto alti di Whole Foods saranno ribassati del 30%.
Una sorta di chiamata alle armi che ha prodotto file alle casse triplicate rispetto alla media, dando l’impressione che Amazon sia in grado di raggiungere il suo vero obiettivo attuale, cioè dimostrare di essere in grado di rivoluzionare anche la distribuzione tradizionale dopo averlo fatto con quella online.
Lo sconto applicato a beni alimentari costosi e di qualità, molto lontani dall’idea di cibo spazzatura, questo sì venduto a prezzi irrisori, vuole provare che è possibile aiutare tutti gli americani, non solo i ricchi, a nutrirsi in modo sano.
I risultati della prima settimana sembrano molto promettenti per Jeff Bezos.
[Crediti | Link: Il Sole24Ore]