Parliamoci chiaro – mangiare una mela al giorno rimane, generalmente, una buona idea. I risultati di uno studio condotto da un gruppo di scienziati neozelandesi, però, suggerisce che c’è un altro frutto particolarmente utile per prevenire antipatiche visite mediche: il kiwi. Come? Beh, ve la facciamo molto breve – i ricercatori hanno fondamentalmente scoperto che mangiare kiwi può migliorare la nostra salute mentale (o il nostro umore, se preferite) in appena quattro giorni.
Lo studio, poi pubblicato sul British Journal of Nutrition, sostiene in parole povere che tali miglioramenti siano dovuti all’abbondante presenza di vitamina C, notoriamente collegata all’aumento di umore e vitalità. Tutto molto interessante: ma come hanno fatto gli scienziati a giungere a questa particolare conclusione?
Il segreto per la felicità? Mangiare kiwi, a quanto pare
Lo studio è fondamentalmente stato costruito a partire dalla solida base di un esperimento dietetico condotto su una coorte di 155 adulti con livelli più o meno carenti di vitamina C. Il funzionamento è quello consueto per ricerche di questo tipo: di giorno in giorno, per una durata complessiva di otto settimane, ai partecipanti è stato somministrato un placebo, un integratore di vitamina C da 250 mg o due kiwi; con la richiesta di compilare un breve rapporto circa il loro livello generale di vitalità, il loro umore, la qualità del sonno e l’attività fisica.
Risultati alla mano, i ricercatori hanno scoperto che sia il gruppo a cui è stato somministrato il supplemento di vitamina C che quello che si è limitato a mangiare dei kiwi hanno riportato sensibili miglioramenti all’umore, ma che di fatto solamente quest’ultimo ha affermato di stare percependo una vaga ma piacevole sensazione di “successo”.
Quel che è ancora più notevole, il gruppo-kiwi ha riportato maggiori livelli di vitalità e un umore tendenzialmente migliorato dopo appena quattro giorni di somministrazione, con un picco dalla durata di 14-16 giorni complessivi.
“I nostri partecipanti avevano una salute mentale relativamente buona all’inizio” ha messo in chiaro l’autore principale, il dottor Ben Fletcher “quindi avevano poco margine di miglioramento, ma hanno comunque riportato i benefici degli interventi con kiwi o vitamina C”.
Vale la pena notare, per la massima chiarezza, che nel contesto dello studio è stata impiegata la varietà SunGold anziché quella più tradizionale (o quella gialla anziché quella verde, tanto per intenderci), in quanto questa sarebbe nettamente più ricca di vitamina C.
Al di là di questo, tuttavia, rimane interessante notare come “ciò che mangiamo può avere un impatto relativamente rapido su come ci sentiamo”. A tal proposito può essere utile valutare la cosiddetta altra faccia della medaglia: non è certo un caso, ad esempio, che il consumo di cibo spazzatura sia stato collegato a un peggioramento della salute mentale.