Alto Adige diventa zona rossa: misure restrittive in tutta la provincia

Il presidente dell'Alto Adige fa retromarcia e decide di chiudere le province, rendendole di fatto zona rossa. Non si potrà uscire o entrare se non per comprovati motivi.

Alto Adige diventa zona rossa: misure restrittive in tutta la provincia

Tra poche ore verrà firmata la nuova ordinanza che renderà zona rossa tutto l’Alto Adige. La decisione è stata presa dal presidente della Regione autonoma del Trentino-Alto Adige, Arno Kompatscher, che ha stabilito di estendere misure restrittive su tutto il territorio provinciale di Bolzano.

La decisione arriva dopo che pochi giorni fa Arno Kompatscher aveva già dichiarato “zona rossa” 11 Comuni altoatesini, compreso il capoluogo. I comuni interessati, oltre a Bolzano, erano Vadena, Braies, Velturno, Villabassa, Meltina, Vipiteno, Egna, Nova Levante, Ponte Gardena e Nalles e qui aveva imposto misure restrittive all’interno e all’esterno di essi.

A fine Ottobre la giunta provinciale aveva deciso di non accettare le misure imposte con il Dpcm del Governo che imponeva lo stop ai musei, la dad al 75% nelle scuole superiori e la chiusura anticipata dei ristoranti. Ora, però, dopo che il Governo aveva stabilito di inserire la provincia in zona gialla, la giunta provinciale fa retromarcia e a fronte dell’aumento del tasso di positività riscontrato con gli ultimi casi registrati, sceglie la linea dura: a breve verrà firmata una nuova ordinanza che estenderà a tutto l’Alto Adige l’obbligo della didattica a distanza nelle scuole di ogni ordine e grado, la chiusura delle scuole d’infanzia e gli asili e la chiusura anche dei servizi alla persona, come parrucchieri ed estetisti.

L’andamento epidemiologico con i numeri in costante crescita e il sempre maggior numero di comuni dichiarati zona rossa lo impongono. È inutile ormai applicare due provvedimenti diversi“, ha dichiarato Kompatscher. “È inutile ormai applicare due provvedimenti diversi“. Si potrà entrare ed uscire di casa solo per comprovati motivi di lavoro, di studio, di salute o di urgenze inderogabili.

[ Fonte: ANSA ]