Alluvione in Emilia-Romagna: moria di pesci a causa delle acque nere arrivate in mare

A seguito dell'alluvione in Emilia-Romagna, nella zona di Ravenna si segnala una moria di pesci causata dalle acque arrivate in mare

Alluvione in Emilia-Romagna: moria di pesci a causa delle acque nere arrivate in mare

Continuano le conseguenze dell’alluvione in Emilia-Romagna. Nella zona di Ravenna, più precisamente in quella di Casal Borsetti, è stata segnalata una moria di pesci a causa della acque nere arrivate in mare. La macchia scura delle acque reflue portate a valle dall’alluvione ha creato una macchia scura in mare, macchia che si sta allargando anche al largo e che sta facendo morire tantissimi pesci.

Alluvione in Emilia-Romagna: fra le conseguenze anche una moria di pesci

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Quello che è successo, in pratica, è che le ultime acque dell’alluvione sono infine arrivare in mare. Solo che queste acque nere, una volta giunte in mare, hanno causato una moria di pesci a causa della carenza di ossigeno. In particolare, anche nel canale a destra del Reno è stata segnalata una moria di pesci.

In realtà, già lo scorso lunedì pomeriggio nel canale Mandriole, quello che arriva da Conselice e sbocca nel Destra Reno, era stata segnalata una abbondante quantità di pesci morti, cosa che aveva generato una puzza notevole. Sul posto era così subito arriva l’Arpae che aveva confermato non solo una colorazione scura, praticamente nera delle acque, ma anche una totale mancanza di ossigeno, cosa che aveva provocato la moria dei pesci.

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Solo che poi queste acque nere non si sono limitate a rimanere nel canale, ma proseguendo il loro fluire naturale sono finite in mare dove hanno finito per creare una chiazza nera e puzzolente che si sta espandendo anche al largo.

L’Arpae ha spiegato che, solitamente, la separazione netta esistente fra le acque nere di provenienza dalle zone alluvionate e quelle del mare, è stabilita dalla densità delle acque. Questo perché l’acqua dolce e quella salata non si mischiano subito.

Prima di lunedì, probabilmente, si era formato una specie di “tappo”: la spinta dall’interno delle acque nere era bassa, dunque l’acqua scura rimaneva ferma nel canale e non si spingeva in mare. Solo che poi l’effetto “tappo” è progressivamente svanito e l’acqua nera si è riversata in mare.

I tecnici dell’Agenzia regionale per la prevenzione e l’ambiente dell’Emilia-Romagna hanno poi aggiunto che tale fenomeno accade anche in altre situazioni. Solo che questa volta l’effetto era molto più visibile in quanto l’acqua del canale era più scura a causa dell‘inquinamento.

Una volta accertata la moria di pesci, ecco che molte delle carcasse sono state opportunamente raccolte e smaltite. Tuttavia ormai l’acqua nera e puzzolente era arrivata anche nell’Adriatico, cosa che ha generato la creazione della macchia scura in mare.