Gli allevamenti zootecnici sono, in assoluto, il settore che più ha patito gli aumenti ai costi produttivi: è quanto emerso dalla più recente analisi redatta da Ismea e dal Crea. Una premesse necessaria che di fatto rende tanto più comprensibile il motivo per cui il ministro delle Politiche agricole, Stefano Patuanelli, ha deciso di preparare un nuovo decreto di sostegni, annunciandolo durante il suo intervento in audizione alle Commissioni Agricoltura riuniute di Camera e Senato. Nello specifico, si tratterà di uno stanziamento di 80 milioni di euro per il suinicolo, bovini fino a otto mesi, bovini di razze autoctone, l’ovino-caprino, il cuniculo, il pollame e le produzioni avicole e la trasformazione, con un contributo a capo su istanza all’Agea; mentre, nel contesto dei tempi di pagamento, il regolamento prevede spese ammissibili solamente se effettuate entro la data del 30 settembre – anche se per agevolare i pagamenti ” si è ritenuto opportuno accorpare e integrare le procedure Agea”.
L’obiettivo di tale cambiamento è quello di assicurare agli allevatori zootecnici un incremento medio dell’aiuto accoppiato che, secondo le stime, dovrebbe aggirarsi intorno al 65%; con gli allevamenti di vacche da latte di montagna e gli allevamenti bufalini che invece, a causa delle rispettive difficoltà (le prime legate a una maggiore esposizione agli effetti della crisi, le seconde per la brucellosi) godranno del 75 e del 164%. “Su quest’ultima” ha infine precisato il ministro Patuanelli “fermo restando le competenze del ministero della Salute e della Regione Campania, è evidente che il comparto bufalino è l’unico ad avere un incremento del premio al 164% con un’integrazione aggiuntiva che vale 6 milioni di euro”.