Secondo quanto rivelato da Il Salvagente, un fornitore di polli del marchio Aia è stato condannato a pagare una multa di 3mila euro per maltrattamenti animali nei suoi allevamenti.
La vicenda risale al 2020 quando l’associazione Essere Animali aveva denunciato il titolare di alcuni allevamenti di polli da carne che riforniva il marchio Aia. Un investigatore sotto copertura si era intrufolato negli allevamenti e aveva documentato illegalità e maltrattamenti vari, fra cui anche:
- violenza gratuita nei confronti dei pulcini arrivati dall’incubatoio (venivano lanciati a terra da un’altezza di più di un metro)
- soppressione di animali feriti o malati con metodi che causavano loro sofferenza acuta e prolungata evitabile
- abbandono di animali feriti che non venivano curati, bensì venivano gettati via vivi insieme ai cadaveri
- incuria e sporcizia
Dopo aver documentato direttamente queste scene, ecco che Essere Animali aveva denunciato la situazione alla Procura della Repubblica di Cuneo. E adesso, dopo due anni, è arrivata la sentenza: 3mila euro di multa per il titolare dell’allevamento in quanto ritenuto responsabile di violenze per omesso controllo (in pratica non ha impedito ai collaboratori di commettere gli illeciti, pur essendo lui stesso obbligato per legge ad assicurare il benessere animale).
La condanna è dunque per il reato di maltrattamento animale (544 ter c.p.), fra l’altro commesso in via continuativa e aggravata dalla morte degli animali. Non sono stati invece individuati i collaboratori accusati delle violenze sugli animali.
Anche KFC di recente era finito nei guai per le accuse di maltrattamento animale nei suoi allevamenti.