No, niente birretta tattica mentre ve ne state spaparanzati sugli stand a giudicare gli errori degli atleti; niente gin tonic in scioltezza mentre vi convincete che, se non fosse stato per quel ginocchio ballerino, alla fine un paio di medaglie avreste potute vincerle anche voi; niente spritz mentre raccontate agli altri spettatori di quando in prima media avete vinto la campestre senza manco sudare. Niente di tutto questo – alle Olimpiadi di Parigi 2024 non saranno serviti alcolici. A meno che non siate nella sezione VIP, beninteso: in quel caso vi toccherà sborsare qualcosina in più, ma avrete di che combattere la sete.
Come mai non saranno serviti alcolici alle Olimpiadi di Parigi 2024?
La questione in realtà è piuttosto semplice – la cosiddetta pietra dello scandalo, stando a quanto riportato dai media internazionali, è di fatto una legge in vigore da oltre 30 anni che impone severe restrizioni per quanto concerne la vendita di alcolici negli stadi o negli altri luoghi che, nella prossima estate, faranno da cornice alle Olimpiadi di Parigi 2024. È bene notare che gli organizzatori di eventi – Olimpiadi naturalmente comprese – possono chiedere un’esenzione dalla legge di Evin – questo il nome della norma in questione – per dieci appuntamenti all’anno, ma evidentemente la dimensioni e la portata mediatica dei Giochi Olimpici ha reso il tutto impossibile.
Per farvela più semplice, la legge di Evin limita il marketing e la pubblicità di alcolici e prodotti derivanti dal tabacco, e di fatto ne vieta la vendita all’interno degli stadi o di altre strutture sportive durante gli eventi dedicati. Le esenzioni, come accennato, sono possibili; ma gli organizzatori dei Giochi hanno già annunciato che non faranno domanda. “Parigi 2024 organizzerà più di 700 sessioni di competizione in 15 giorni di competizione” ha spiegato a tal proposito un portavoce. Non spetta a Parigi 2024 commentare questa applicazione di leggi diverse, ma spetta al legislatore definire il quadro pertinente per gli organizzatori di eventi”.
L’eco, con le dovute proporzioni, è un po’ quello dei Mondiali in Qatar. Come spesso capita in queste occasioni, c’è tuttavia sempre il “ma”. Esistono infatti eccezioni – eccezioni costose, beninteso, ma comunque eccezioni – per coloro che siederanno all’interno delle suite VIP. Anche in questo caso ci affidiamo alle parole del sopracitato portavoce, riportate da Reuters: “La legge francese consente ai servizi di ristorazione che includono la fornitura di alcolici di operare nelle aree di ospitalità in quanto sono disciplinati da una norma separata”. In altre parole gli alcolici saranno serviti – solo, a chi può permetterselo.