All’arrivo del conto finge un infarto in venti ristoranti diversi

Cosa non ci si inventa pur di non pagare il conto al ristorante: anche un infarto. O 20 infarti, se necessario

All’arrivo del conto finge un infarto in venti ristoranti diversi

Di metodi per evitare di pagare il conto al ristorante ne abbiamo visti diversi. Si va dalla classica fuga approfittando di attimi di disattenzione dei ristoratori e dei camerieri all’evergreen del “Ho dimenticato i soldi/bancomat, vado un attimo a prenderli”. Per tacere, poi, di chi si finge un influencer e pretende di non pagare in cambio di “visibilità”. Tuttavia questo uomo è andato oltre: in due mesi è riuscito a fingere venti infarti in venti ristoranti diversi, pur di non pagare il conto.

Non paga il conto fingendo infarti multipli

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L’uomo in questione si chiama Aidas J. ed è di origini lituane, ma vive in Spagna. Grazie alla tecnica delle “coronarie mariuole” è riuscito in un anno a truffare venti ristoranti di Alicante, in Spagna.

La tecnica è semplice, anzi, è così semplice e lineare che Netflix potrebbe anche decidere di farne una serie: Aidas si recava nei ristoranti, vestito di tutto punto con abiti firmati, si fingeva un turista russo che non parlava spagnolo e mangiava, ordinando fra l’altro piatti ricercati, poi prima del conto si lanciava in una delle sue esibizioni, con tanto di caduta a terra e petto serrato fra le mani, simulando una finta agonia, tremando anche. Il direttore di El Buen Corner, uno dei ristoranti truffati da Aidas, ha ricordato che le esibizioni erano assai teatrali: l’uomo fingeva di svenire e poi si accasciava sul pavimento.

Irlanda, scappano dal ristorante senza saldare il conto: la cameriera viene costretta a pagare Irlanda, scappano dal ristorante senza saldare il conto: la cameriera viene costretta a pagare

Ovviamente il tutto chiedendo cure mediche. Ad Aidas la scenetta ha fruttato venti pasti gratuiti, serie che però si è interrotta quando ha fatto un piccolissimo errore di valutazione. Ha infatti ripetuto la scena due volte proprio al El Buen Corner, al che è stato subito riconosciuto. Passi una volta, ma due infarti nello stesso uomo nel medesimo ristorante?

Ovviamente è stato riconosciuto, così è stato denunciato e arrestato. Nel frattempo il proprietario di El Buen Comer aveva inviato la foto dell’uomo agli altri ristoranti della zona, in modo da metterli in allarme e da evitare che anche altri venissero truffati.

Un altro ristorante, vittima delle tecniche di recitazione “salta conto” di Aidas, ha spiegato che l’uomo aveva ordinato un’insalata russa, un entrecote e un’aragosta, il tutto innaffiato da diversi bicchieri di un whisky costoso, prima di simulare l’attacco cardiaco.

Prima di essere arrestato e multato (tecnicamente ha commesso dei “reati minori” visto che le cene costavano dai 15 ai 70 euro), l’uomo è andato avanti con la sua messinscena per due mesi. A dire il vero più volte in questo lasso di tempo è stato arrestato, ma è sempre stato rilasciato perché doveva una piccola somma a ciascun ristorante.

Ma adesso i ristoranti truffati hanno detto basta: presenteranno una denuncia congiunta per un totale di 766 euro non pagati in modo che possa restare in carcere più a lungo.