A causa del rincaro dei costi che sta scuotendo la produzione dell’intera filiera agroalimentare, a Natale si pagherà di più la bottiglia che il pomodoro che questa contiene: è ciò che sottolinea Coldiretti in riferimento all’allarme prezzi emerso da un elaborato Codacons, che evidenzia come le prossime feste potrebbero costare quasi 1,4 miliardi di euro in più a parità dei consumi del periodo pre-pandemia.
Il problema siede su multiple radici. In particolare, a preoccupare sono i rincari dei costi energetici necessari al riscaldamento delle serre, quelli legati al trasporto con aumenti dei noli marittimi e del prezzo dei container, e, infine, il prezzo delle materie prime che ha portato a raddoppiare la spesa per le semine, o a far schizzare alle stelle le quotazioni dei principali elementi della dieta degli animali, creando una situazione insostenibile per tutti gli agenti impiegati nella filiera agroalimentare, da agricoltori ad allevatori.
L’ondata di conseguenze, inoltre, travolge anche i costi di confezionamento dei prodotti: dalla plastica per i vasi di fiori all’acciaio per i barattoli, o ancora dal vetro per le bottiglie fino al legno per i pallet da trasporti e la carta per le etichette. Secondo i calcoli della Coldiretti questo significa che a Natale, in una bottiglia di passata di pomodoro, il 10% del suo prezzo sarà dovuto al mero costo della bottiglia, mentre l’8% è il valore riconosciuto al pomodoro.