Tramite un post pubblicato su Instagram ecco che Tommaso Mazzanti ha voluto svelare al mondo quale sarà la prima apertura del 2024. E no, non sarà in Italia (e neanche a Londra, come qualcuno nei Commenti ha continuato a sostenere nonostante Mazzanti nel video abbia dichiarato a caratteri cubitali quale sarebbe stata la città prescelta), bensì dovremo spostarci oltreoceano: All’Antico Vinaio, infatti, si appresta a conquistare Las Vegas.
All’Antico Vinaio sbarca a Las Vegas
In realtà il post di Tommaso Mazzanti si apre con un lungo preambolo relativo ad alcune domande che gli vengono fatte spesse. Ovvero su come possa aprire così tanti locali in breve tempo.
Mazzanti spiega che non è una cosa facile, anche perché quando si tratta di aprire all’estero, specie negli Stati Uniti, ci vanno parecchi soldi (e quando ha aperto il primo locale in America, ha dovuto chiedere un finanziamento in banca) e impegno (ha specificato che l’apertura del suo primo locale negli USA è stata preceduta da 15 anni di esperienza nel settore con i suoi, non si è improvvisato così dall’oggi al domani). Mazzanti ha poi ricordato che quando ha aperto il suo primo locale statunitense insieme a Joe (Bastianiche, eh) e Tania, non era del tutto sicuro del successo dell’iniziativa, anche perché tutto è avvenuto durante il periodo della pandemia.
Fra soldi, trovare il personale giusto e motivato, le location perfette, non è una cosa poi così facile come sembra.
A questo punto, poi, Mazzanti ha rivelato quale sarà la sua prossima apertura: si tratta niente meno che di Las Vegas. E svela anche la data dell’inaugurazione: quella del 26 gennaio (con tanto di proclamazione dell’Antico Vinaio Day, ma si sa, gli americani sono burloni e adorano queste cose). Mazzanti ha poi ringraziato tutti per questo suo sogno che si sta realizzando.
Esilaranti, come al solito, i Commenti sotto al post. C’è chi l’ha buttata sulla nostalgia (Eh, le tue schiacciate non sono più quelle di una volta) e chi sul complottismo (Eh, sei riuscito ad aprire solo grazie ai finanziamenti di Trump). Qualcuno si è anche cimentato con una critica grammatico-geografica, sottolineando che Mazzanti aveva parlato di un nuovo paese, ma che alla fine sempre negli Stati Uniti apriva. Vagli a spiegare che gli Stati Uniti sono fatti, per l’appunto, da un’unione di diversi stati (un po’ come l’Europa) e che aprire un locale in California e uno in Nevada è come aprire uno in Italia e uno in Spagna.
Ovviamente c’è stato poi chi ha chiesto nuove aperture, magari ad Albuquerque, magari a Cosenza. Attendiamo fiduciosi le nuove aperture italiane (anche qui da noi riusciranno a dire che ha aperto con i soldi di Trump?).