Pare proprio che Davide Lacerenza, patron e volto social della “Gintoneria di Davide” dovrà rinunciare per un po’ a “cavalle”, “sciabolate” e giri in Ferrari: l’imprenditore è infatti finito ai domiciliari, insieme alla socia ed ex compagna Stefania Nobile, e a Davide Ariganello, collaboratore e “factotum” della società, per reati di autoriciclaggio, favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione e detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti.
Arresti eseguiti dal Nucleo di Polizia Economico Finanziaria della Guardia di Finanza, a seguito della firma dell’ordinanza di custodia cautelare della gip Alessandra Di Fazio, su richiesta della pm Francesca Crupi titolare dell’inchiesta con la procuratrice aggiunta Bruna Albertini.
Escort, cocaina e champagne a domicilio
Le attività illecite si sarebbero svolte tutte all’interno dei locali privé nei dintorni della “Gintoneria”, dove i clienti si appartavano per consumare droga e usufruire dei “servizi” delle ragazze. Giovani donne selezionate appositamente da Lacerenza e Nobile e indirizzate verso gli avventori, affiancate a escort “freelance” che sfruttavano la fauna danarosa del locale e in cambio invitavano i clienti a bere, favorendo quindi l’attività del locale: sicuramente uno dei modo per “sdoganare” il consumo di champagne, come sostiene di avere fatto Lacerenza.
Certo, per i clienti VIP il privé non era abbastanza, ed era previsto un vero e proprio sistema di delivery di escort -spesso appena maggiorenni- e droga.
Questo il racconto di un testimone: “Il prezzo dello champagne era pagato a Lacerenza mentre la prestazione sessuale direttamente alle ragazze; Lacerenza portava anche della cocaina; il prezzo del pacchetto completo poteva variare dai 3.000 ai 10.000 euro a serata. Dal 2020 al 2023 ha speso, per i servizi resi da Lacerenza, la somma di oltre 641.000 euro”.
La Gintoneria
Non è la prima volta che Lacerenza si trova nei guai per questioni legate allo spaccio di droga, e la sua Gintoneria si è spesso ritrovata chiusa per ragioni analoghe. Il locale è nato dalle ceneri de “La Malmaison”, prima avventura nella ristorazione di Davide con la sua compagna di allora Stefania Nobile che, dopo una condanna di 9 anni per la vicenda delle televendite con la madre Wanna Marchi, a quei tavoli tornerà a lavorare in regime di semilibertà.
La Malmaison diventerà poi Gintoneria, e si sposterà in zona stazione Centrale dopo un incendio. Inizierà la guerra col vicinato per schiamazzi e spaccio, ma ora la faccenda sembra decisamente più grave: oltre ai sigilli al locale, la GdF ha già sequestrato ben per più di 900 mila euro, ritenuti i proventi dell’autoriciclaggio.