Parliamo di alimenti perché sembra che siano diminuite le notifiche dell’Italia al sistema Rasff, cioè al sistema UE di allerta rapido per gli alimenti e i mangimi. Nel corso del 2019 l’Italia ha invitato 377 notifiche, meno rispetto a quanto accaduto nel 2018. Inoltre 90 notifiche sono state registrate come allarmi, cioè notifiche che indicano rischi gravi per la salute e che richiedono che le autorità sanitarie intervengano rapidamente ritirando i prodotti dal commercio.
Se le notifiche sono diminuite, ecco che i follow-up a livello nazionale sono aumentati: siamo a 754. Si tratta, in questo caso, delle reazioni che aggiungono ulteriori informazioni alle notifiche segnalate da altri Paesi. I casi di respingimento alle frontiere, invece, sono stati 135.
Se andiamo a vedere l’origine dei prodotti segnalati, sono così suddivisi:
- Spagna: 69 notifiche
- Italia: 60 notifiche
- Cina: 38 notifiche
- Turchia: 36 notifiche
Tutti questi dati sono stati rivelati dal rapporto sulle attività del Rasff 2019, il quale ha segnalato che in Europa nel 2019 sono state in totale 4118 le notifiche di rischio, leggermente in crescita rispetto all’anno precedente. Di queste, ben 1175 sono state classificate alla stregua di allarmi. Il problema maggiore? Le aflatossine nella frutta a guscio.
E a proposito di richiami: Conad ha pubblicato il richiamo di un lotto dei suoi Corn Flakes glassati a causa del rischio di presenza allergeni (arachidi) non dichiarato in etichetta.