Un dato sorprendente? Sì e no – concediamo al nostro caro e vecchio Stivale il beneficio del dubbio. Dando uno sguardo a una recente indagine abbiamo scoperto che l’Italia vanta appena due città nella top 30 delle migliori città europee per seguire il regime di una dieta vegana; il che potrebbe farci immaginare che il Bel Paese è un luogo se non ostico perlomeno scomodo da abitare se si vuole evitare la carne. Allo stesso tempo, tuttavia, seguire una dieta vegana e acquistare alimenti a base vegetale sono due binari che, per quanto simili, presentano notevoli e profonde differenze; tant’è che il mercato italiano è di fatto il terzo più grande del Vecchio Continente nella vendita di alimenti di questo tipo.
Alimenti a base vegetale: un’occhiata alla lente d’ingrandimento
Si tratta di quanto svelato dal più recente rapporto pubblicato dall’organizzazione no-profit internazionale Good Food Institute Europe, che ha preso in esame i dati provenienti da 13 Paesi europei – Austria, Belgio, Danimarca, Francia, Germania, Italia, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Romania, Spagna, Svezia e Regno Unito – evidenziando come le vendite di alimenti a base vegetale siano di fatto aumentate di una media del 22% a partire dal 2020, raggiungendo un valore complessivo di 5,7 miliardi di euro.
Un dato che racconta di una migrazione verso uno stile di vita più sostenibile così come di una maggiore consapevolezza delle sfide – e delle cause, naturalmente – del cambiamento climatico: con le dovute proporzioni, ed escludendo ovviamente la porzione legata al riscaldamento globale, potremmo tracciare un interessante parallelo con la crescita del settore degli analcolici, ormai sempre più popolare come possono testimoniare lanci di prodotti come la prima birra analcolica del birrificio Baladin e il Limonzero, la prima versione zero alcol del Limoncello di casa Pallini.
Ma torniamo a noi – Europa e alimenti a base vegetale, dicevamo. Dall’analisi dei dati di NielsenIQ emerge che le vendite di questi prodotti nella sola Italia sono cresciuta del 9% nel 2022, raggiungendo la cifra complessiva di 680,9 milioni di euro. Spicca, in particolare, la performance del latte vegetale, di gran lunga l’alimento più ricercato dai consumatori italiani, che ha fatto registrare un incremento del 18% tra il 2020 e il 2022 con un fatturato di 310,4 milioni di euro nel solo anno scorso.
Bene anche le vendite di carne di origine vegetale, che aumentano del 40% nel lasso di tempo compreso tra il 2020 e il 2022 e piazzando l’Italia al quarto posto nella classifica dei Paesi europei con il più alto fatturato di carne di origine vegetale. Solo nel 2022, in Italia, le vendite di carne vegetale sono arrivate ad un totale di 168,4 milioni di euro.