Mangiare male, tanto e di fretta – questi, tendenzialmente, sono gli effetti immediati dello stress sulle nostre abitudini di alimentazione. In altre parole, che sia di origine lavorativa, emotiva o scolastica, non è certo un segreto che un periodo di stress prolungato sia in grado di corrompere anche le abitudini più intime e sane, scelte alimentari comprese: addirittura, secondo una ricerca redatta dall’Osservatorio Reale Mutua e realizzata in collaborazione con Slow Food, ben otto italiani su dieci ammettono di fare fatica a controllare il proprio regime alimentare di fronte allo stress.
Ciononostante, gli italiani riconoscono appieno l’importanza di un’alimentazione corretta, tanto che per più di uno su cinque (21%) il cibo, prima ancora che un piacere o una necessità, è un modo di restare in forma e quasi uno su due (47%) cerca con costanza di seguire una dieta di buona qualità nonostante gli impegni lavorativi e non sovente tentino di prendere il sopravvento, favorendo un consumo più frettoloso. A tal proposito, vi ricordiamo di uno studio dello scorso inverno che aveva collegato il mangiare il fretta a un innalzamento del tasso di colesterolo nel sangue.