Un sistema più trasparente, libero delle più classiche diffidenze e soprattutto in grado di trasmettere ai privati cittadini che l’intera filiera lavora con obiettivi comuni: quello di un’alimentazione più sana e controllata. Questo, in soldoni, l’obiettivo di sistema di cui l’industria farmaceutica applicata agli allevamenti e all’agroalimentare è bisognosa: una dimostrazione pratica, limpida, che vada oltre alle convenzioni dell’etichetta e che dimostri invece in maniera concreta e rassicurante la direzione dei suoi sforzi – che, come abbiamo accennato poco fa, è quella di tenere gli animali in salute, in modo da poter trarre cibo sano e arrivare, infine, a mantenere gli stessi consumatori finali in salute.
Farmaci e vaccini che, per l’appunto, agiscono al servizio del consumatore e del privato cittadino, che deve tuttavia essere a conoscenza degli intenti della filiera. “Un animale sano significa cibo sano e consumatori in salute” ha commentato a tal proposito Arianna Bolla, presidente di Aisa Federchimic, intervenuta in occasione della presentazione on line del sondaggio sulle scelte alimentari degli italiani e sul binomio allevamenti/benessere animale che Aisa Federchimica ha realizzato in collaborazione con SWG. “Per questo l’industria, che produce farmaci e vaccini, ha bisogno di fare sistema in modo che i cittadini siano informati su come tutta la filiera lavora con obiettivi comuni”.