Torna a migliorare nel terzo trimestre dell’anno la fiducia e le aspettative per il futuro degli agricoltori e degli imprenditori facenti parte della filiera alimentare, nonostante i rincari record ai costi delle materie prime e dell’energia: a evidenziarlo è il rapporto AgriMercati redatto dall’Ismea, che attribuisce questo netto miglioramento ai giudizi sul decumulo delle scorte e gli ottimi risultati dell’export.
La situazione in cui versa il settore rimane, tuttavia, rimane tutt’altro che rosea: l’indice Ismea segnala di fatto l’incremento dei listini agricoli nel terzo trimestre del 14,7% rispetto allo scorso anno, mentre sul fronte dei mezzi correnti di produzione l’aumento tendenziale è del 7,2% di riflesso ai rincari dei prodotti energetici. A pesare sulla flessione positiva della fiducia, come accennato in precedenza, è soprattutto l’andamento delle vendite all’estero, tanto che a settembre 2021 le esportazioni del settore hanno raggiunto il valore di 37,7 miliardi di euro, registrando un aumento del 12,6% su base annua.
Una crescita, quella dell’export, che abbraccia tutte le principali declinazioni del Made in Italy: dal vino (+15,5%) ai formaggi e latticini (+11%) ai prodotti di pasticceria e panetteria (+18%). Battuta d’arresto per le spedizioni di pasta e pomodoro, che registrano un calo rispettivo del -9% e -2%, in seguito tuttavia a un anno in cui l’export aveva raggiunto valori da record.