Alessandro Borghese racconta di quella volta in cui a 4 Ristoranti scappò a vomitare

Le disavventure di Alessandro Borghese durante 4 Ristoranti, tra escrementi in un piatto tipico italiano e camerieri che "pescano" ma non dal mare.

Alessandro Borghese racconta di quella volta in cui a 4 Ristoranti scappò a vomitare

Accade sovente che qualche concorrenti dei reality sul food racconti alla stampa i retroscena su presunte ingiustizie o favoritismi. Molto più raro, invece, che sia il conduttore a farlo. Parliamo di Alessandro Borghese, che ha svelato qualche succoso aneddoto su 4 Ristoranti, il programma tv di cui è volto da molti anni. Effettivamente più che succoso verrebbe da dire rivoltante, visto che descrive fatti agghiaccianti e per cui ha persino vomitato a telecamere spente.

Lo ha fatto in occasione di un’ospitata al 2046 Podcast – di Fabio Rovazzi e Marco Mazzoli – puntata accanto a Giulia Innocenzi e intitolata “La scuola alimentare”. Tra scarsa igiene, cibo dalla spazzatura, voltastomaco e frattaglie, Alessandro Borghese non si risparmia e vuota il sacco – chissà da quanto tempo si teneva dentro tali chicche “da diesci“!

La spigola presa dalla spazzatura

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Parla di tecnologia, conservazione, sostenibilità – andando a braccetto con Giulia Innocenzi – ma tra una risposta seria e l’altra emerge scoppiettante la comicità spontanea di Alessandro Borghese. Una comicità basata però su fatti realmente accaduti durante le riprese di 4 Ristoranti – che è forse l’ennesima dimostrazione di come il montaggio per il pubblico a casa tenga il meglio per sé, quando non manipola un po’ l’opinione di chi guarda. Tornando ai fatti inenarrabili – e per cui ci chiediamo come Borghese possa essere ancora vivo – viene da pensare che la fase della trasmissione che prevede la famigerata “ispezione della cucina” da parte del cuoco non sia affatto forzata né pilotata.

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Sì perché il racconto d’apertura è questo: “ordino una spigola all’acqua pazza e mi portano la spigola senza la testa. Chiedo: Ma la spigola è fresca? Perché se è pescata all’amo a me piace la testa, gli occhi, le guance, sono un appassionato – e dico, la testa dov’è? Il cameriere chiede scusa, prende il piatto e torna verso la cucina. Io mi incuriosisco e quindi lo seguo senza che lui mi vede. Arrivo fino alla cucina, il cameriere mette la mano nel secchione della spazzatura, prende la testa, la riattacca al pesce e me la viene a riportare“. Risate.

Il boccone sporco di escrementi

Se avete uno stomaco debole fate attenzione alle prossime righe, perché Alessandro Borghese si è soffermato su una disavventura che nemmeno ai peggiori nemici augureremmo mai di vivere. Altro che la signora delle orecchiette che maneggia soldi e cibo senza guanti, qui si parla di escrementi veri e propri. In una delle puntate di 4 Ristoranti, il piatto protagonista è stato – racconta Borghese – una pietanza sarda a base di intestino di agnello.

Il racconto: “sa cordula si chiama, l’intestino tenue dell’agnello avvolto su se stesso, dove dentro c’è ancora il chimo (il latte). E viene messo sulla brace. Il problema è che devi pulirlo bene, l’intestino, perché è pieno di mer*a. Arriva il piatto, e i pastori tirano su la testa (Borghese li imita mentre annusano l’aria – ndr). Io chiedo: Cos’è successo? C’è odore? Sì, mi rispondono, sa di mer*a!“. E, nonostante ciò, le riprese sono continuate tanto che Borghese e gli altri hanno comunque assaggiato un pezzetto di intestino sporco (della serie, buona la prima!). La reazione è la stessa che chiunque altro avrebbe avuto: “sono scappato dietro a un capanno a vomitare“.