L’annosa questione che da tempo assilla i più golosi – insomma, va bene la sostenibilità e tutto il resto, ma il gusto della carne vegetale assomiglia a quello della cotoletta alla milanese, per dirne una? A dare una risposta a questo quesito ci hanno provato Le Iene, che durante un servizio dedicato per l’appunto ai cibi a base vegetale che tentano di riprodurre i loro “colleghi” a base animale hanno deciso di contattare un esperto per risolvere (o perlomeno comprendere) la questione: lo chef Alessandro Borghese. Il test è impostato quasi come un gioco: due piatti da assaggiare, uno con la carne tradizionale e uno con quella vegetale; un format che abbiamo già visto in altre occasioni, e che ha già mietuto qualche vittima – come un autoproclamato “esperto di salsicce” del Regno Unito, che nutriva una certa ostilità per l’alternativa plant based e che ha finito per ricredersi.
Il test del gusto: parola ad Alessandro Borghese
L’approccio allo chef inizia con quella che pare a tutti gli effetti un’invasione della sua cucina: Stefano Corti, l’inviato del programma di Italia 1, si intrufola dei fornelli e sorprende Borghese: “Chef!” esclama, con Borghese che si avvicina in stato di palese confusione (e forse anche un po’ di panico). Poi le spiegazioni del caso: come accennato, il compito dello chef sarà quello di indovinare quale piatto è stato preparato con la carne vera. “Stessa cosa per le uova e poi per il latte” spiega Corti.
Borghese sta al gioco, ma c’è una sorpresa: dovrà partecipare da bendato, e potrà dunque affidarsi esclusivamente al senso del gusto. Le prime differenze si notano ai fornelli, lontano dallo sguardo di Borghese: la carne vera fa più fumo a causa della maggiore quantità di grassi, quella vegetale ne fa meno perché ha più zuccheri. Il piatto scelto è un semplice hamburger con pomodoro, insalata, cheddar e salse: Borghese assaggia per primo quello con carne vera e poi il collega vegetale, definendo entrambi “Non male”.
Poi il momento della verità: Borghese indica il secondo – quello con la carne vegetale. Lo chef però, si difende: “Non è che l’avete messo nella padella della carne? Questo è barare! Ha preso i succhi della carne!”. Il risultato, in ogni caso, è inappellabile. Uno a zero per la carne veg.
Si procede con le uova, e questa volta Borghese va a segno: “Qui ho una purea di qualche cosa” dice, indicando il piatto con le uova a base vegetale. “Assomiglia un po’ ai ceci”. Uno pari, palla al centro – la partita sarà decisa dal latte. Niente preparazione, stavolta: due semplici bicchieri. Borghese assaggia prima il latte veg, e poi quello vero: anche questa volta, lo chef non sbaglia e indica il secondo.
“Sono aperto a tutte queste nuove cose che stanno arrivando” conclude Borghese. “La cosa importante è che non devono sostituire niente: devono essere un qualcosa in più. Io sono per la carne vera, ma ben venga: innovazione, innovazione!”