Alessandro Borghese più mainstream dei Maneskin: l’imitazione di Damiano David

Borghese sulla bocca di tutti: anche Damiano dei Måneskin lo imita a Che tempo che fa. Se la prenderà il telechef di 4 Ristoranti? Noi pensiamo di no.

Alessandro Borghese più mainstream dei Maneskin: l’imitazione di Damiano David

Ci si può aspettare di tutto dal programma Che tempo che fa di Fabio Fazio, che ieri ha scherzosamente incitato Damiano David, frontman della ipercelebre band Måneskin, a divertire il pubblico con un suo talento decisamente meno noto di quello canoro: l’imitazione. Il personaggio scelto, anche se con qualche remora e un leggero imbarazzo, è stato l’altrettanto famoso telechef Alessandro Borghese, che si presta innegabilmente bene – ammettiamolo, tutti abbiamo pronunciato almeno una volta quel “Diesci!” giocosamente con gli amici.

Damiano dei Måneskin imita Borghese

Fra confessioni artistico-personali ed esibizioni in anteprima mondiale, Fazio trova il tempo per invitare il cantante romano a mostrare un suo lato meno noto al pubblico, quello dell’imitatore. Un po’ di reticenza, ma poi si lascia andare all’imitazione di uno dei personaggi italiani più succulenti da questo punto di vista: Alessandro Borghese, con la sua tipica intonazione e i motivetti ricorrenti che possono confermare o ribaltare il risultato.

Alessandro Borghese racconta di quando l’Achille Lauro affondò, e lui era a bordo Alessandro Borghese racconta di quando l’Achille Lauro affondò, e lui era a bordo

D’altronde, questa è la prova provata che i cuochi (non tutti, ben inteso) sono ormai delle celebrità a tutto tondo, dei modelli presi ad esempio, nel bene e nel male. I programmi di cucina fanno parte della nostra quotidianità, ci schieriamo contro o a favore dei concorrenti di Masterchef come se fossero squadre di calcio.

L’ironia su Borghese e di Borghese

Le parodie del telechef più amato dello Stivale fioccano su tutti i fronti – una su tutte, quella del GialappaShow – ma Alessandro, ne siamo sicuri, non se la prenderà a male. Se c’è una cosa che il riccio cuoco ama fare, a differenza di altri suoi colleghi, è prendere il suo ruolo con un pizzico di leggerezza, attribuire alla cucina la giusta importanza, senza sminuirla né osannarla. “Non sono un cardiochirurgo”, aveva detto emblematicamente durante una puntata del podcast Tintoria, a riassumere questa sua filosofia professionale. Nella stessa e in altre occasioni si era anche sbottonato sulla sua infanzia e sulle battutacce dei compagni che lo prendevano in giro per essere il figlio di Barbara Bouchet, icona sexy del tempo. Di ironia Borghese ne ha da vendere e se ne distribuisse effettivamente un po’ nel suo ambiente, non sarebbe poi così male.