Gli allevamenti bovini sono i più inquinanti in assoluto, e ciononostante sono riusciti a “evadere” le nuove e più stringenti norme introdotte la scorsa primavera dal Parlamento europeo. Come a dire: si indica la luna e ci si ferma a guardare il dito. Diminuirne le emissioni, in ogni caso, rimane una sfida obbligatoria e urgente; e un gruppo di scienziati potrebbe avere trovato una soluzione innovativa: le alghe marine.
I numeri parlano chiaro. Somministrare ai bovini da carne al pascolo un integratore a base di alghe marine può ridurre le emissioni di metano di quasi il 40 per cento; e soprattutto può farlo senza influire sulla salute o sul peso degli animali.
Il nuovo capitolo della lotta alle emissioni
Numeri alla mano, il bestiame è di fatto responsabile del 14,5 per cento delle emissioni globali di gas serra. Le emissioni di cui tanto si sente parlare derivano dal metano che gli animali rilasciano attraverso la digestione (e i nostri lettori più fedeli, a tal proposito, ricorderanno della cosiddetta “tassa sui rutti” introdotta in Nuova Zelanda quasi due anni fa). L’intuizione degli scienziati? Modificare l’alimentazione così da modificare la digestione.
Lo studio in questione, guidato dall’Università della California e pubblicato sulla rivista PNAS, è di fatto il primo al mondo a testare le alghe marine sui bovini da carne al pascolo, ma è bene notare che ha costruito sulle basi di altre ricerche precedenti.
Tali ricerche hanno infatti già dimostrato che le alghe marine sono in grado di ridurre le emissioni di metano dell’82 per cento nei bovini da ingrasso e di oltre il 50 per cento nelle mucche da latte. C’è un problema, però: modificare e monitorare l’alimentazione quotidiana del bestiame da pascolo è, per chiari motivi logistici, più difficile.
Durante i mesi più freddi, però, gli allevatori sono soliti integrare la dieta degli animali: l’idea è di andare ad agire proprio in questo frangente. Lo studio ha diviso 24 bovini da carne (un mix di razze Angus e Wagyu) in due gruppi: uno ha ricevuto l’integratore di alghe e l’altro no. Il periodo di osservazione è durato dieci giorni.
I numeri parlano chiaro: dai bovini che hanno preso l’integratore a base di alghe marine si è ottenuto un taglio delle emissioni di quasi il 40 per cento. “Questo metodo apre la strada alla creazione di un integratore di alghe facilmente disponibile per gli animali al pascolo” ha spiegato Ermias Kebreab, autore dello studio e professore presso il Dipartimento di Scienze Animali.
“Dobbiamo rendere questo additivo di alghe o qualsiasi additivo per mangimi più accessibile ai bovini al pascolo per rendere l’allevamento bovino più sostenibile, soddisfacendo al contempo la domanda globale di carne“, ha continuato. “Gli allevatori potrebbero persino introdurre le alghe attraverso un blocco di leccatura per il loro bestiame”.