Lo dice uno studio pubblicato sul Lancet, quindi non prendetevela con noi: secondo i ricercatori se hai meno di 40 anni non dovresti bere alcol.
In particolare lo studio ritiene che per gli adulti di età compresa fra i 15 e il 39 non ci sia alcun beneficio nel bere alcolici, ma solo rischi per la salute.
Lo studio è stato condotto dal Global Burdne of Disease insieme all’Institute for Health Metrics and Evaluation (HME) dell’Università di Washington. Alla luce dei dati da loro raccolti, le linee guida sul consumo di alcolici dovrebbero essere modificate in modo che siano maggiormente specifiche per età, con particolare riferimento ai maschi di età inferiore ai 40 anni, gruppo che maggiormente rischia di consumare alcolici in maniera dannosa.
Secondo Emmanuela Gakidou dell’IHME, l’alcol aumenta il rischio nei giovani di:
- lesioni
- incidenti stradali
- omicidi
- autolesionismo
- lesioni intenzionali o non intenzionali
Diverso il caso, invece, di persone di età superiore ai 40 anni e senza malattie di base particolari: in questo caso piccole quantità di alcol non solo non sono dannose, ma potrebbero essere anche utili (occhio, sto dicendo a te ultraquarantenne che stai sogghignando rivolto ai giovincelli minori di 40 anni: si parla di piccole quantità di alcol, sfondarsi di alcolici è dannoso per tutti, questo è chiaro).
Secondo la dottoressa Gakidou, bere piccole quantità di alcol, soprattutto a 60-70 anni, può proteggere da patologie come la cardiopatia ischemica, l’ictus o il diabete. E per piccola quantità intende 1-2 bicchieri di rosso da 100 ml, non tutto il boccione.
Alla luce di tali fatti, le linee guida per il consumo degli alcolici andrebbero riviste. Per esempio, National Health and Medical Research Council australiano ricorda agli adulti sani che non dovrebbero bere più di 10 drink a settimana e massimo 4 drink al giorno, per evitare di aumentare i rischi di malattie o incidenti collegati all’alcol. Chi ha meno di 18 anni e le donne in gravidanza, invece, non dovrebbero proprio bere alcolici.