Una collaborazione che scavalca lo stagno Atlantico e declinata secondo la sensibilità contemporanea. Il calendario gastronomico dell’anno a venire si è già arricchito di nuovi appuntamenti da seguire: nel mese di febbraio, infatti, Alain Ducasse e Daniel Humm avvieranno una serie di cene collaborative nei rispettivi locali – il Le Meurice di Parigi e l’Eleven Madison Park a New York.
Quattro cene, due all’inizio – l’1 e il 2 di febbraio nella capitale francese – e due alla fine del mese – il 22 e il 23 nella Grande Mela -, tutte accomunate da una sola filosofia. Ve la facciamo breve: non ci sarà carne. La collaborazione tra Alain Ducasse e Daniel Humm fonda le sue radici (termine appropriato come non mai) in una intesa interamente a base vegetale.
Alain Ducasse & Daniel Humm: tutti i dettagli sulla loro collaborazione
Guai a chiamarlo fulmine a ciel sereno. I nostri lettori più attenti ricorderanno senz’altro che un paio di anni fa – siamo nel maggio del 2021 – l’Eleven Madison Park di Daniel Humm adottò una proposta al cento per cento vegana, diventando il primo tre stelle al mondo a prendere una decisione di questo peso specifico (e mediatico). Un cambio di marcia che, per inciso, al palato del New York Times non piacque affatto; ma che lo stesso Humm difese a spada tratta spiegando che “l’unico menu sostenibile è quello vegetale”.
La controparte a stelle e strisce, in altre parole, è decisamente ben avvezza alle ricchezze della cucina a base vegetale – tant’è che si potrebbe pensare che la collaborazione tra Alain Ducasse e Daniel Humm sia stata progettata anche e soprattutto per mostrare i meriti della cucina vegana in Francia, dove l’alta ristorazione passa inevitabilmente attraverso la carne.
Non sorprendono, in questo senso, i commenti di Alain Ducasse in riferimento al suo collega: “Oltre ad essere un grande chef a base vegetale, Daniel è, prima di tutto, un grande chef” ha spiegato lo chef. “Per fare questa alta cucina tutta vegetale bisogna essere un po’ avventati e, soprattutto, molto coraggiosi”.
Quattro cene, dicevamo in apertura di articolo, con menu – stando a quanto lasciato trapelare – di otto portate complessive. “Lo chef Alain Ducasse è stato un mentore e un idolo fin dall’inizio della mia carriera” ha spiegato Daniel Humm. ““Non solo è stato essenziale per la creazione della moderna cucina francese, è anche un innovatore e ha contribuito notevolmente al mondo della cucina vegetariana. Sono davvero onorato di avere l’opportunità di cucinare fianco a fianco con una delle mie più grandi ispirazioni e uno dei più grandi chef del mondo”.