Coldiretti mette in guardia: la crisi economica provocata dall’epidemia da Covid-19 ha pesato gravemente anche sugli agriturismi. Solo il 30-50% degli agriturismi italiani è pronto a riaprire in estate: se la situazione non cambia le perdite nel 2020 potrebbero arrivare a circa 1 miliardo di euro.
In Italia abbiamo 24mila agriturismi, con 253mila posti letto e 442mila posti a tavola, ma di questi meno della metà sono pronti a riaprire. Da quando sono stati emanati i primi Dpcm, cioè dal 23 al 25 febbraio, il 100% delle prenotazioni negli agriturismi sono state cancellate. Nessuna presenza di clienti neanche nel ponte del 25 aprile e in quello del 1 maggio. A questo bisogna aggiungere il crollo delle prenotazioni del turismo internazionale e la cancellazione di cerimonie religiose come matrimoni, comunioni, cresime e battesimi.
Qualcuno potrebbe pensare che gli aiuti da parte del Governo possano servire per la ripartenza, ma non tutti sono convinti della cosa. Mentre molti agriturismi stanno procedendo alle misure di sanificazione e adeguamento previste dai Dpcm, ecco che la tax credit o bonus vacanze crea qualche disagio: cis ono dubbi sulle modalità di recupero dell’80% come credito di imposta.
Agriturist suggerisce che si potrebbero usare modalità differenti come i voucher: sono monetizzabili e spendibili subito, forniscono liquidità immediata e non un futuro ipotetico recupero.
In precedenza, Coldiretti Puglia aveva proposto anche gli Agribond da spendere negli agriturismi.