Cia-Agricoltori Italiani, durante l’evento tenutosi a Roma per i 40 anni del Turismo Verde, ha tirato i bilanci anche per gli agriturismi: per il 70% delle aziende c’è stata comunque una ripresa economica.
In Italia sono più di 24mila gli agriturismi attivi. Secondo i dati Ismea, in 8 agriturismi su 10 gli ospiti sono soprattutto italiani: per il 31% degli intervistati gli ospiti arrivano dalla medesima regione o da regioni limitrofe, mentre per il 49% gli ospiti arrivano da altre regioni. Per le altre aziende, invece, gli ospiti sono europei.
La clientela pare formata sempre di più da famiglie con bambini e coppie. I segmenti che hanno registrato risultati migliori sono stati quelli della ristorazione e dell’alloggio, ma l’82% delle aziende che hanno ricevuto richieste particolari ha affermato che sono state relative a maggior sicurezza, autonomia e spazi aperti.
Buona anche la performance della vendita diretta con consegna a domicilio da parte degli agriturismi, con un 37% e quella dell’ospitalità sul lungo periodo, con un 33%.
Nel 20% dei casi sono stati chiesti anche spazi per smart working, nel 15% per l’e-commerce e nel 13% per i pasti a domicilio. Il 58% delle attività, poi, ha dichiarato che non intende cambiare i prezzi.
Angelo Frascarelli, presidente di Ismea ha così dichiarato: “L’agriturismo si conferma un’eccellenza dell’offerta turistica italiana, il settore ha saputo reagire allo shock di mercato imposto dalla pandemia, limitando le perdite meglio di altri comparti turistici”.
Più caute le parole di Giulio Sparascio, presidente di Turismo Verde-Cia, il quale parla di un Natale positivo con il 20% di fatturato, ma ricorda anche che la variante Omicron sta mettendo a rischio le prenotazioni delle tavolate fra il 24 dicembre e l’Epifania. Sparascio ha poi chiesto al Governo di dare il giusto sostegno per la ripresa senza intoppi.
Infine Dino Scanavino, presidente nazionale di CIA, ha ricordato a tutti che il patrimonio degli agriturismi italiani è qualcosa di cui bisogna saper fare tesoro.