Dal Consiglio regionale della Lombardia arriva il via libera all’unanimità alla prima legge volta a sostenere l’agricoltura urbana, periurbana e metropolitana.
Si tratta, in soldoni, di una norma che punta a stimolare e promuovere la nascita di boschi urbani e a riconoscere ufficialmente la presenza di “tetti verdi” nella pianificazione urbanistica, così da installare più “polmoni” anche nelle aree più “cittadine”. Verrà consentito, inoltre, l’inserimento in tutte le aree urbane delle cosiddette vertical farm, ossia centri di produzione innovativi dove la verdura viene coltivata a ciclo continuo in un ambiente protetto: attività che, seppur insediate per l’appunto in un ambito urbano, saranno riconosciute come agricole.
Un mercato, quello delle vertical farm, che a oggi vale oltre 2 miliardi di euro e che è destinato a crescere. Come sottolinea l’assessore regionale all’Agricoltura Fabio Rolfi, si tratta dunque di “una opportunità anche economica per la Lombardia, con una attività che consente risparmio di suolo, acqua ed energia abbattendo l’utilizzo di sostanze chimiche ed attirando all’agricoltura nuove competenze professionali in grado di favorire anche il ricambio generazionale”.