Il 33% di tutto il suolo mondiale è tutt’ora affetto da forti limitazioni che penalizzano sensibilmente la produzione di alimenti, con le terre destinate all’agricoltura che diminuiscono di 500 ettari ogni mezz’ora circa: è ciò che ha affermato Carlo Gaudio, presidente del Crea (Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria) in occasione della Giornata Mondale del suolo, la cui celebrazione è prevista per il 5 di dicembre.
Gaudio ha tentato di chiamare alla sensibilità spiegando come il ruolo fondamentale del suolo nel potenziale rallentamento del cambiamento climatico: “Purifica e regola le acque, è il motore per cicli di nutrienti. In esso risiede oltre il 90% della biodiversità del pianeta in termini di organismi viventi. Si pensi che solo nei primi 5 cm di suolo vivono i microrganismi che mineralizzano la frazione organica, perderli significa compromettere la fertilità dei nostri campi”, ha affermato, ribandendo infine l’impegno del Crea in diversi progetti relativi alla ricerca e alla tutela del suolo che spaziano dalla gestione della fertilizzazione al recupero degli scarti, e fino alla ricerca in ambito di innovazione e microbiologia.