Agricoltura, rinnovato il contratto collettivo degli operai di settore con un aumento del 4,7%

È stato rinnovato il contratto collettivo di lavoro degli operai impegnati in agricoltura che contiene un aumento salariale del 4,7%.

Agricoltura, rinnovato il contratto collettivo degli operai di settore con un aumento del 4,7%

La vigilia delle raccolte estive viene inaugurata con il rinnovo del contratto collettivo di lavoro degli operai impegnati in agricoltura, che di fatto prevede un aumento salariale – nell’arco dei prossimi due anni, badate bene – del 4,7%. L’annuncio arriva direttamente da Coldiretti che, insieme ai rappresentati di turno delle altre organizzazioni datoriali nazionali e dei sindacati Fai-Cisl, Uila-Uil e Flai-Cgil, ha siglato il contratto in questione, sottoscrivendo una dinamica salariale che come accennato vedrà un aumento al 1 giugno dell’anno corrente del 3%, un secondo incremento di paga al 1 gennaio 2023 dell’1,2% e, infine, una terza al 1 giugno dello stesso anno dello 0,5%.

agricoltura india ph. pixabay

Una dinamica salariale che, tra l’altro, prevede un riconoscimento al versante delle prestazioni di sostegno sociale ai lavoratori erogate dal sistema nazionale della bilateralità pur mantenendo gli incrementi di cui sopra nei limiti del tasso d’inflazione attualmente in vigore. Sono state previste inoltre forme aggiuntive di flessibilità per le attività di agriturismo, di vendita diretta e per le fattorie sociali e didattiche; oltre a una completa revisione del regime di classificazione degli operai florovivaisti che ha portato di fatto all’inserimento di nuovi profili professionali, oltre all’integrazione di figure già regolarmente registrate ma che, da un punto di vista burocratico, necessitavano di un aggiornamento. Coldiretti ha definito il tutto “un importante segnale di responsabilità di imprese e lavoratori del settore agricolo nazionale di fronte ad un’emergenza mondiale”.