Continua la crisi dell’agricoltura italiana, che dopo aver affrontato le difficoltà degli ultimi due anni si trova a fare i conti con i più recenti rincari al costo dell’energia e del carburante, necessari all’illuminazione e riscaldamento delle serre e per i macchinari agricoli, e gli aumenti ai prezzi delle materie prime per l’alimentazione degli animali. Dopo l’allarme in Toscana, l’emergenza si allarga a macchia d’olio anche nelle regioni limitrofe: nel corso di una conferenza a Torino, prevista per domenica 10 aprile, la Cia Agricoltori del Piemonte traccerà infatti il preoccupante quadro del settore locale, che vede numerose aziende agricole a rischio chiusura.
Insomma, la matematica non è un opinione: con i prezzi di energia e materie prime che s’impennano fino a raggiungere livelli “insostenibili”, molte imprese del settore vedono i propri bilanci (già pericolosamente titubanti da qualche tempo) crollare verso il profondo rosso. “In questa situazione i prodotti alimentari sicuri, gli animali e la forza lavoro rischiano di sparire” ha spiegato il presidente di Cia Agricoltori delle Alpi, StefanoRossotto. “Non vogliamo un’agricoltura fantasma, oppure ridotta ai minimi termini. Difendiamo il lavoro e la qualità del cibo sulle nostre tavole, informando il consumatore su quanto sta accadendo all’agricoltura e al mercato alimentare”.