Il mondo agricolo già messo a dura prova dall’emergenza coronavirus, ora si trova a fare i conti con clima inusuale e il maltempo che si è abbattuto più o meno su tutta la Penisola in queste ore. A lanciare il grido di allarme Coldiretti, che sottolinea come i nubifragi abbiano causato danni per milioni di euro ai frutteti e vigneti in Puglia, mentre il troppo caldo sta favorendo la diffusione di incendi in Sicilia.
“In Puglia – sottolinea la Coldiretti – trombe d’aria con raffiche di vento oltre i 25 nodi si sono abbattute in provincia di Bari, strappando le ciliegie dagli alberi e spazzando teloni e tralci dei vigneti di uva da tavola con milioni di euro di danni.
La Sicilia – continua la Coldiretti – è stata investita da una ondata di calore senza precedenti che ha causato la “cascola” la caduta dei frutti di mandorle, pere e susine, ancora troppo piccoli per resistere al caldo con temperature oltre i 40 gradi. Nell’ Isola mancano oltre 61 milioni di metri cubi di acqua rispetto allo scorso anno e – spiega la Coldiretti – il fuoco alimentato anche dallo scirocco che porta aria rovente sta bruciando ettari di campi nel Palermitano”.
E mentre il Sud è sferzato da fiamme e temperature roventi, al nord – sottolinea la Coldiretti – si fanno i conti con la magra dei fiumi: in Emilia Romagna il Secchia è sceso sotto al minimo storico, toccando una portata di soli 2,57 metri cubi al secondo e anche gli altri fiumi della regione dal Savio al Taro fino al Trebbia registrano portate sono più che dimezzate rispetto alla media storica come anche il grande fiume Po nel cui bacino viene prodotto 1/3 del Made in Italy agroalimentare.