Che tra i settori a dovere pagare i conti più salati per l’imperversare del cambiamento climatico ci sia l’agricoltura non dovrebbe sorprendere nessuno. Vogliamo dire, l’equazione che porta al cibo è fondamentalmente semplice, e la conosciamo più o meno tutti: seme più acqua più terra uguale cibo. Chiaro, potremmo complicare la questione aggiungendo un numero virtualmente infinito di variabili più o meno rilevanti, ma di fatto se ci sforziamo di spogliare il tutto ai suoi minimi termini ci troviamo tra le mani un qualcosa del genere. Ecco, i problemi nascono dal momento in cui ai nostri addendi capita qualcosa di brutto: mettiamo, ad esempio, che di acqua non ce ne sia più. Uno scenario spaventoso, che abbiamo avuto modo di assaggiare, quasi fosse un antipasto, durante l’anno appena trascorso.
I danni del cambiamento climatico: il caso della Spagna
Insomma, la questione siccità la conosciamo ormai bene. Tagli produttivi un po’ dappertutto, laghi e fiumi ai minimi storici, semine compromesse… E pensare che la carenza idrica è solo uno dei numerosi e terribili tasselli che compongono il simpatico mosaico del cambiamento climatico: potrebbe accadere anche l’opposto, ossia che di acqua finisce per essercene troppa – inondazioni, grandinate, trombe d’aria… Insomma, ci siamo capiti. D’altronde, anche con il maltempo abbiamo avuto modo di stringere un certo rapporto di confidenza: basti pensare che, in questo senso, l’estate 2022 è stata la peggiore del decennio.
Ma badate bene – non siamo certo soli in questa avventura. Il lungo braccio del riscaldamento globale ha raggiunto anche l’Egitto, il Messico, gli Stati Uniti e la Spagna, con quest’ultima che di fatto rischia di chiudere la conta dei danni per l’anno in corso con il risultato finale più alto di sempre. Stando a quanto riportato dalle autorità governative iberiche, infatti, i danni danni causati al settore agricolo spagnolo dagli eventi climatici nei primi 10 mesi di quest’anno sono stati pari a 684 milioni di euro (708,97 milioni di dollari), con tutte le proiezioni che indicano il raggiungimento (e successivo superamento) di un record senza precedenti, con un totale complessivo superiore ai 720 milioni di euro registrati nel 2021.
Come abbiamo avuto modo di accennare in precedenza, naturalmente la siccità non è che un tassello, che abbiamo citato a causa della sua massiccia e prepotente presenza per la maggior parte del 2022; ma di fatto la penisola iberica è stata flagellata da una moltitudine di altri problemi: gelate tardive durante la primavera, ondate di caldo torrido che hanno fatto avvizzire i raccolti e, più recentemente, forti piogge e inondazioni.