Vi parlammo per la prima volta del progetto del Parco Agrisolare circa un mesetto fa, quando la descrivemmo come una serie di investimenti per l’installazione di impianti fotovoltaici su di edifici a uso produttivo nei settori agricolo, zootecnico e agroindustriali, senza tuttavia andare a consumare o sottrarre del suolo atto ad agricoltura: all’epoca il Ministro delle Politiche agricole Stefano Patuanelli approvò un impiego dal valore complessivo di 1,5 miliardi sui fondi del PNRR; e oggi, nel corso di un intervento online all’evento Agrifood Tech 5.0 summit, Patuanelli ha spiegato che i nuovi bandi sul progetto in questione sono prossime alla partenza.
Bandi che saranno accompagnati da misure “sui contratti di filiera e quelli regionali sull’ ammodernamento dei frantoi oleari” che di fatto andranno a inserirsi nel più ampio Piano nazionale di ripresa e resilienza; e che lo faranno distinguendosi per un “elevato tasso di innovazione tecnologica” e orientati a “obiettivi di sostenibilità ambientale”.
Parola chiave sostenibilità e innovazione tecnologica, dunque: “Sviluppare nuove tecnologie, renderle disponibili alle aziende, offrire contributi sono passaggi essenziali ma non sufficienti da soli a concretizzare il cambiamento” ha infatti spiegato il Ministro Patuanelli, che si è premurato di sottolineare quanto sia importante supportare le imprese agricole nell’adozione di nuove strategie produttive e nell’introduzione delle ultime tecnologie. “L’innovazione” ha poi concluso “deve essere disponibile anche al più piccolo produttore”.