Il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Andrea Orlando è recentemente intervenuto per suonare l’allarme sull’irruzione del caporalato digitale in agricoltura, dove alloggi e trasporti per i lavoratori vengono intermediati da algoritmi che nascondono, in verità, fenomeni analoghi al caporalato tradizionale.
Il ministro Orlando non ha alcun dubbio: “Rendere inutile il caporale è la migliore strategia che si può mettere in atto” ha spiegato, illustrando come sia fondamentale la questione della logistica per i lavoratori del settore; tanto che a tal proposito è stata realizzata una mappatura della presenza dei lavoratori stranieri che vivono in realtà informali o formali in Italia. Una mappatura che, di fatto, permette di “arrivare ad una corretta valutazione della congruità del suo utilizzo in azienda” e contrastare per l’appunto il caporalato.
Nel frattempo, continuano i controlli dell’INPS: nel solo 2021 sono stati scoperti ben 70 mila rapporti di lavoro fittizi (di cui la maggior parte in ambito agricolo). “Il lavoro nero e quello fittizio sono due facce della stessa medaglia”, ha detto il presidente Inps, Pasquale Tridico. “Noi paghiamo due euro all’ora extracomunitari e garantiamo a donne e uomini italiani prestazioni previdenziali, disoccupazione agricola, malattia e pensione. Non è solo una questione moralmente inaccettabile, è disumano”.