Togliamoci subito il dubbio: le piante officinali sono (di norma) le piante medicinali, aromatiche o da profumo. E in seguito alla riunione della Conferenza Stato – Regioni e Province autonome del 12 gennaio, è stato definito un elenco ufficiale delle specie coltivate rientranti in questa categoria, stabilendo inoltre i criteri di raccolta e prima trasformazione delle specie spontanee.
I beneficiari sono, in primo luogo, le molte aziende operanti in ambito agricolo che potrebbero avviare un’attività di coltivazione e prima trasformazione, attraendo risorse e investimenti e favorendo la nascita di nuovi posti di lavoro. La regolamentazione della raccolta delle specie selvatiche, inoltre, rappresenta un ulteriore strumento di difesa della biodiversità: il testo, infatti, si basa sull’approfondito lavoro di raccolta e analisi di dati scientifici da parte di numerosi docenti universitari ed esperti degli Enti di ricerca accreditati, ed è stato ampiamente discusso e condiviso, sia sul piano tecnico che giuridico, dal Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali.