Il Consiglio dei Ministri ha di recente approvato il cosiddetto DL Aiuti Ter, volto a introdurre e rafforzare alcune misure di sostegno alle aziende operanti nei settori di pesca e agricoltura: gli interventi, come potrete immaginare considerando la mole dei rincari più recenti, si sono concentrati sulla riduzione dei costi del gasolio agricolo, dei trasporti e dell’alimentazione delle serre o dei fabbricati; con l’obiettivo – secondo le parole dello stesso Ministro dell’Agricoltura Stefano Patuanelli – di “mitigare gli effetti economici derivanti dal perdurare dell’aumento eccezionale del prezzo del gasolio e della benzina”.
Si segnala, scendendo più nei particolari, la decisione di prorogare e rafforzare le misure precedentemente già adottate a sostegno di tutte le imprese, ossia l’introduzione di un credito di imposta con aliquote del 40% per gli energivori e del 30% per chi impiega oltre 4,5 kw: importante notare, in questo contesto, che nel caso specifico delle imprese agricole, della pesca o per quelle agromeccaniche il decreto prevede per di più l’estensione al quarto trimestre dell’anno in corso del credito di imposta per l’acquisto di carburante a parziale compensazione dei maggiori oneri sostenuti nel corso degli ultimi mesi. Secondo quanto dichiarato, tale credito sarà pari al 20 per cento della spesa sostenuto per l’acquisto di carburante “effettuato nel quarto trimestre solare del 2022, comprovato mediante le relative fatture d’acquisto, al netto dell’imposta sul valore aggiunto”.
Come già accennato il credito di imposta andrà di fatto a coinvolgere anche le imprese agromeccaniche e i consumi per il riscaldamento delle serre o dei fabbricati tradizionalmente impiegati nelle attività di allevamento, in modo da stendere la copertura degli aiuti anche a tamponare le ferite determinate dagli aumenti dei costi energetici. Si segnala, infine, che è stato innalzato l’importo massimo dei finanziamenti garantiti Ismea, con copertura al cento per cento, da 35.000 euro a 62.000 euro