La scarsità della manodopera nei campi, durante il Coronavirus, è un problema che abbiamo ampiamente affrontato nei giorni precedenti. Dal blocco delle frontiere iniziale alla raccolta delle fragole in Veneto, l’agricoltura rischiava una battuta d’arresto non indifferente in questo periodo d’emergenza sanitaria. Stallo impensabile, vista la necessità di garantire la filiera e, di conseguenza, il commercio al dettaglio. Grazie a Confagricoltura, però, è nata la piattaforma AgriJob che consentirà velocemente di trovare i lavoratori agricoli.
Si tratta di un servizio di intermediazione, riconosciuto dal Ministero del Lavoro, che consente a chi cerca occupazione di essere messo in contatto direttamente con le aziende della propria provincia, e alle imprese di intercettare velocemente i candidati. L’idea nasce dal richiamo fatto in questi giorni da Confagricoltura, preoccupata per la penuria di forza lavoro nei campi. Dalla nota si sono susseguite centinaia di richieste di persone disponibili a lavorare per la raccolta delle primizie.
Il funzionamento è semplice: il lavoratore compila il modulo che trova cliccando sul banner dedicato in homepage sul sito dell’ente, indicando la provincia di interesse; la sua candidatura è smistata automaticamente alla sede territoriale di Confagricoltura che la prende in carico e la segnala all’azienda in cerca di manodopera. Anche le imprese possono usare la piattaforma, pubblicando le offerte di lavoro, per essere così contattate dai candidati del proprio territorio.
“Rimane l’urgenza di trovare una soluzione normativa alla questione manodopera. – afferma il presidente Massimiliano Giansanti – Bene quindi l’iniziativa della ministra Bellanova per trovare un ‘corridoio’ con la Romania che favorisca il reclutamento di manodopera già specializzata, ma bisogna accelerare”.