Agricoltura, Coldiretti scende in piazza per il caro bollette

I produttori della Coldiretti sono scesi in piazza per protestare contro il caro bollette che sta mettendo in ginocchio l'agricoltura.

Agricoltura, Coldiretti scende in piazza per il caro bollette

L’agricoltura è senza ombra di dubbio uno dei settori più colpiti dai numerosi rincari alle materie prime degli ultimi mesi e, più recentemente, dal caro bollette: basti pensare che molti vivaisti, in Puglia, stanno tenendo le serre al freddo per contenere i costi. Su queste note si declina la protesta dei migliaia di produttori della Coldiretti che, da Palermo fino a Roma, sono scesi in piazza per denunciare le difficoltà in cui versano.

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Difficile restare con le mani in mano, d’altronde, quando i prezzi di vendita non riescono (o riescono a malapena) a coprire i costi di produzione. In piazza Santi Apostoli, a Roma, sfila insieme agli agricoltori anche la mucca Giustina, simbolo in carne e ossa della battaglia per un prezzo del latte più onesto (proprio in questi giorni, nel Lazio, si stanno conducendo le trattative a tal proposito). La protesta è affiancata dai dati Coldiretti, che sottolineano come un agricoltore italiano su tre è costretto a ridurre la produzione di cibo per rientrare nei costi: una scelta che, a lungo andare, potrebbe mettere a rischio le forniture alimentari del Paese.

Come si legge in una missiva inviata dal presidente di Coldiretti Ettore Prandini al Presidente del Consiglio Mario Draghi, a preoccupare è anche l’incertezza per il futuro: “Oltre 1 impresa su 5 (21%) si dichiara incerta circa la situazione economica della propria impresa nei prossimi 12 mesi”. La strada da intraprendere per risolvere la crisi è, sempre stando alla missiva di cui sopra, mettere a disposizione delle imprese “una parte delle risorse del Pnrr già stanziate per l’agricoltura, come gli 1,2 miliardi per i contratti di filiera e 1,5 miliardi per il fotovoltaico senza consumo di suolo”.