In occasione dell’Innovation Day, Coldiretti fotografa l’agricoltura del futuro e lancia il manifesto del cyber food nell’era post Covid. L’emergenza Coronavirus ha messo davanti sfide inedite da affrontare e che delineano i contorni dell’agroalimentare 4.0: un comparto fatto di nuove tecnologie, sicurezza e controlli 100% Made in Italy. Vedi, per esempio, i robot impiegati nei campi per salvare i raccolti vista la penuria di lavoratori stagionali.
“L’emergenza Coronavirus – spiega il manifesto – ha imposto un cambiamento radicale del modello economico globalizzato. Dal modo di rapportarsi con i consumatori alla sostenibilità ambientale, economica e sociale e nel nuovo scenario post emergenza l’innovazione sarà uno strumento imprescindibile per garantire la prosperità della società”.
La nascita del primo piano nazionale dell’agrifood si può, dunque, riassumere in 6 punti:
1) Accelerare la transizione digitale premiando l’adozione di tecnologie di agricoltura e zootecnia di precisione con progetti in grado di preservare le caratteristiche uniche del nostro territorio;
2) Fornire agli agricoltori supporto alle decisioni agronomiche in tempo reale;
3) Creare consapevolezza e cultura nel consumatore sulla provenienza dei prodotti e delle loro caratteristiche, garantendo sicurezza, salubrità e qualità attraverso l’adozione di tecnologie digitali per la tracciabilità dei prodotti;
4) Incentivare modelli economici innovativi che prevedano una più equa distribuzione del valore lungo la catena di approvvigianamento;
5) Sostenere lo sviluppo di canali di vendita digitali per le filiere corte nazionali;
6) Sviluppare brevetti basati su tecnologie che abbiano uno standard tecnologico “Made in Italy” a servizio della filiera agroalimentare italiana per migliorarne efficienza ed efficacia.