Agricoltura, arrivano le ritorsioni dalla Russia: sospese le esportazioni di fertilizzanti

In risposta alle numerose sanzioni, la Russia ha annunciato la sospensione temporanea delle esportazioni di fertilizzanti.

Agricoltura, arrivano le ritorsioni dalla Russia: sospese le esportazioni di fertilizzanti

Una mattonata che, in un momento storico dove l’agricoltura è già minacciata da siccità da record e costi di produzione alle stelle, complica ulteriormente la situazione: il ministero dell’industria della Russia ha infatti “suggerito” alle aziende nazionali di sospendere le esportazioni di fertilizzanti. Tra virgolette perché, nonostante non si tratti ufficialmente di un obbligo, è difficile pensare che saranno in molti a non accogliere l’invito.

fertilizzante

Il “suggerimento” nasce in seguito alle opere di sabotaggio da parte di alcune società di logistica, e resterà valido “”fino a quando i trasportatori non riprenderanno il lavoro regolare e forniranno garanzie per la piena attuazione delle spedizioni di esportazione di fertilizzanti russi”. La Russia, nel caso in cui non ne foste al corrente, rappresenta circa il 13% del commercio globale di prodotti intermedi necessari alla realizzazione di fertilizzanti e il 16% del commercio dei prodotti finiti: numeri che pongono il Paese tra i principali produttori mondiali. La Francia, nel frattempo, ha annunciato che tenterà di soddisfare la domanda interna con la produzione nazionale. “Per quanto riguarda le materie prime utilizzate nella produzione di fertilizzanti” si legge in una nota dell’Unione delle industrie di fertilizzanti (Unifa) “esistono soluzioni alternative e dovrebbero essere considerate se è necessario compensare le importazioni dalla Russia e dall’Ucraina”. L’ideale, ovviamente, sarebbe trovare soluzioni anche a lungo termine.

La notizia non preoccupa solamente l’Europa, ma anche (e soprattutto) il Brasile, che compra circa il 60% dei volumi di nitrato d’ammonio prodotto in Russia, e veste anche i panni del principale acquirente di potassio, altro materiale in cui Russia e Bielorussia vantano un’egemonia con il 40% delle esportazioni mondiali.