Nella Bergamasca la siccità è ormai arrivata a livelli di allarme che andrebbero presi molto sul serio e, data la generale mancanza di acqua, il Consorzio di bonifica della Media pianura bergamasca ha deciso di razionare l’acqua per l’uso irriguo in agricoltura.
Una decisione praticamente senza precedenti, come spiega in una nota il presidente Franco Gatti: “Mai in quasi 70 anni di storia il Consorzio ha dovuto prendere decisioni così drastiche sul razionamento di acqua ad uso irriguo”. Le precipitazioni, quest’anno, sono state scarsissime: appena 100 millimetri da gennaio a maggio 2022, contro i 350 dell’anno precedente (che pure fu molto poco piovoso). Il calo è del 70%, e le conseguenze si sono viste sui fiumi, in particolare il fiume Serio, che sono in secca. Così, la decisione di tagliare a turno l’acqua in diverse zone, per “rendere accettabile il volume d’acqua distribuito ai campi”: a rotazione verranno chiuse le derivazioni per un totale di otto giorni consecutivi.
Una soluzione alternativa potrebbe essere quella di prevedere una deroga al deflusso minimo vitale di acqua, cosa che il Consorzio di bonifica della Media pianura bergamasca ha già chiesto alla Regione Lombardia di attivare: “Per mercoledì 25 è già fissato un incontro in Regione in cui in Consorzio di Bergamo avanzerà richiesta in tal senso”, ha assicurato Gatti.